(ASI) "I militanti forzanovisti hanno voluto dimostrare vicinanza e solidarietà ai militanti ungheresi dell'Hatvannégy Vármegye Ifjúsági Mozgalom (HVIM), Movimento Giovanile per le Sessantaquattro Contee,
per l'assurdo arresto di Beke István, avvenuto ad Erdéli in Romania da parte della polizia rumena, apponendo cartelli inneggianti la sua libertà, Szabadságot Beke Istvánnak - Libertà per Beke István, fuori l'Ambasciata rumena di Roma ed i consolati onorari di Milano, Torino, Bologna, Trieste e Catania.
Il militante ungherese, trattenuto in stato di fermo dallo scorso 30 novembre in base a fantomatiche accuse di terrorismo (nelle perquisizioni a casa non é stato trovato nulla di inerente al motivo del fermo), in barba ad ogni regolamentazione europea, è stato di fatto privato dei suoi fondamentali diritti, dall'uso della lingua madre durante la prima procedura accusatoria della polizia, all'atteggiamento avuto verso il suo avvocato, il quale giunto sul posto è stato dissuaso dall'occuparsi del caso, venendogli proibito di assistere all'interrogatorio. L'obiettivo delle autorità romene è ormai chiaro: chiunque osi dichiarare o manifestare la propria identità nazionale sa bene che andrà incontro al carcere, si vuole intimidire HVIM, vista la crescente popolarità tra la comunità ungherese in Transilvania.
HVIM si rivolgerà alla Corte Internazionale di Giustizia e Forza Nuova si fa portavoce di questa istanza chiedendo all'alto rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri, Federica Mogherini, di fare pressione sulla Romania per difendere i diritti della popolazione con cittadinanza ungherese residente in loco. Al di là dei contenziosi nazionali e territoriali che purtroppo rimangono vivi in Europa, va mantenuto il sacrosanto diritto di pensiero e di espressione.". E' quanto espresso con una nota dal Movimento Politico Forza Nuova.