(ASI) Domenica 27 settembre più di 500 delegati del CII (Comitato immigrati in Italia), l'Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI), la Comunità del Mondo Arabo (Co-mai), il Movimento Uniti per Unire Uniti per Unire, i cittadini italiani uniti ai
rappresentanti delle Comunità Straniere, sono scesi in Piazza di Santa Maria Maggiore a Roma per dire sì alla legge per la cittadinanza ai figli degli immigrati che è da tempo oggetto di discussione in Parlamento.
Dopo una parentesi di musica etnica, il Prof. Foad Aodi, Presidente di AMSI, Co-mai e Uniti per Unire, ha ribadito la proposta della cittadinanza temperata per i figli degli immigrati, come richiesto dai tre Movimenti a partire dal 2000 definendola "una necessità per tutti i cittadini". La proposta è ribadita nel progetto "Buona Immigrazione" che Aodi ha recentemente presentato ai Rappresentanti del Governo Renzi ed alle autorità e istituzioni internazionali. Ringraziando Edgar Galiano, Responsabile politico del CII e tutti i Presidenti delle Comunità straniere che hanno partecipato alla manifestazione, Aodi ha lanciato l'appello: "Serve maggiore unità tra le Comunità straniere ed i partiti che con azioni concrete lavorano a favore dell'integrazione. Solo in questo modo possiamo isolare qualsiasi forma di razzismo. L'Amsi ha proposto dal 2000 l'abbreviazione dei tempi per il riconoscimento della cittadinanza, per consentire ai professionisti stranieri residenti in Italia da più di 5 anni e provvisti di documentazione ufficiale attestante lo svolgimento di una professione, di partecipare ai concorsi pubblici".
Secondo quanto dichiarato da Aodi, le battaglie per l'integrazione sostenute da Cii , AMSI, Co-mai , Uniti per Unire e comunità straniere sono ancora numerose. "La concessione della cittadinanza temperata ai figli degli immigrati è stata ostacolata da diversi partiti politici e politici italiani e di origine straniera - prosegue - che strumentalizzano l'immigrazione aumentando le fobie nei confronti dei musulmani, degli immigrati di prima e seconda generazione. Ribadiamo l'urgenza di approvare la concessione della cittadinanza temperata ai figli degli immigrati, nella speranza di vedere i partiti uniti su questo punto che è una tappa fondamentale per l'integrazione. Vogliamo che i bambini immigrati nati o cresciuti in Italia si sentano italiani a tutti gli effetti come gli altri bambini. Lo stesso vale per i professionisti di origine straniera in Italia per la questione dei concorsi pubblici.
Ringraziamo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver ribadito l'importanza dell'insegnamento della lingua italiana agli immigrati sperando che vengano attivati al più presto corsi gratuiti da comuni e regioni".
Redazione Agenzia Stampa Italia