(ASI) "Berlusconi e Forza Italia hanno puntato sempre sulla detassazione della casa, perché per noi è un catalizzatore dell'economia.
Ci fa piacere che Renzi abbia sposato la nostra linea, peccato però che non ha i soldi per farlo ma soprattutto non ha la base politica per farlo perché il suo partito e i suoi gruppi parlamentari non solo non vogliono questo tipo di detassazione ma vogliono mettere la patrimoniale sulla casa, e quindi Renzi chiacchiera a vuoto. Il settore edilizio in Italia è un settore fondamentale per la nostra economia, per la nostra occupazione ed è un settore trainante: un euro speso in edilizia si trasforma in due euro e mezzo di indotto attivato rispetto a tutta l'economia. L'82-85 per cento delle famiglie italiane vive nella casa di proprietà. Casa vuol dire manutenzione, casa vuol dire mobili, casa vuol dire capacità di attivare gli altri settori dell'economia. Noi le tasse sugli immobili le abbiamo tolte, la sinistra ci ha sempre combattuto, e da Monti in poi, compreso Renzi, le tasse sulla casa, da quando c'era Berlusconi, sono state triplicate. Noi pagavamo allora, prima casa e seconda casa e capannoni, all'incirca 10 miliardi di euro complessivi, adesso siamo oltre i 30 e si sta andando verso i 40 miliardi di gettito del settore, con il bel risultato che il valore patrimoniale delle case degli italiani si è ridotto del 30-40 per cento, e il settore ha perso 300-400mila addetti. E' dentro il dna della sinistra colpire i patrimoni e soprattutto colpire il patrimonio che si vede che è la casa degli italiani".