(ASI) Roma - "Con 342 "onorevoli" contrari su 453 presenti, la Camera ha respinto la mia proposta di sottoporre i parlamentari ai test antidroga, come ogni comune lavoratore che svolge particolari mansioni"- dichiara la deputata umbra del M5S Tiziana Ciprini.
"Con il mio Ordine del Giorno, presentato nell'ambito dell'esame del progetto di bilancio della Camera dei Deputati per l'anno finanziario 2015, proponevo di prevedere un sistema di controlli volti a verificare, attraverso i drug test, quali tra i parlamentari facessero uso di droghe pesanti, accettando conseguentemente che i relativi risultati venissero pubblicati sul sito della Camera e che fossero imputati a carico economico dei singoli deputati."- specifica la deputata.
"Gli Italiani hanno diritto di sapere se i parlamentari che eleggono fanno uso di sostanze, in nome della trasparenza di comportamento, perchè i parlamentari, nell'esercizio del proprio mandato elettorale, devono essere mentalmente in equilibrio, vista anche la funzione di responsabilità che sono chiamati a svolgere, di alto impatto per la collettività, tanto da determinarne le sorti"- continua la Ciprini- "I test antidroga sono già previsti dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro per particolari categorie di lavoratori autisti, camionisti, mulettisti, conducenti di treni, piloti, che devono essere sottoposti regolarmente a analisi da parte delle aziende. Riguarda anche forze armate e di polizia. Ma la politica, però, come al solito, predica bene e razzola male ed esenta se stessa dall'applicazione delle norme che impone però agli altri. Un'altra occasione persa per fare del Parlamento un posto veramente pulito- chiosa la Ciprini.
Redazione Agenzia Stampa Italia