(ASI) Da oggi, disegno di legge all'esame dell'Aula di Montecitorio. Il M5S promette battaglia. "La riforma delle intercettazioni, presentata dal governo, censura l'operato dei giornalisti e sferra un attacco mortale al settore editoriale,
già fortemente provato dalla crisi, segnato negli ultimi anni dal moltiplicarsi di contratti di solidarietà per contenere i costi in numerose redazioni nazionali e regionali".
Tuona il deputato 5stelle Filippo Gallinella, pronto a dare battaglia contro il disegno di legge sul processo penale, con delega al governo per riformare le intercettazioni, che approda oggi (Lunedì 27 luglio) all'esame dell'Aula di Montecitorio. "Senza la pubblicazione delle intercettazioni sulla stampa – sottolinea il parlamentare umbro – i cittadini non avrebbero mai saputo di inchieste importanti come Mose, Expo, Mafia Capitale. Simbolo di un sistema politico corrotto che va scardinato al più presto".
Nel mirino del M5S c'è soprattutto l'emendamento ribattezzato "ammazza Iene" e quello riguardante il termine perentorio di tre mesi per l'esercizio dell'azione penale, una volta concluse le indagini. "Norme pericolose – afferma Gallinella – su cui era doveroso rendere subito pubblica la discussione in commissione Giustizia. Trasmissione bloccata dal capogruppo Pd, Walter Verini, e dal deputato Stefano Dambruoso. Discussione che ora vuole essere impedita anche in Aula con lo slittamento a settembre e il contingentamento dei lavori".
Redazione Agenzia Stampa Italia