(ASI) Dopo la diffusione dell'enciclica papale 'Laudato sì, sulla cura della casa comune' il Delegato ANCI Energia e Rifiuti, Filippo Bernocchi, commenta l'appello di Papa Francesco alla responsabilità ambientale: "Il grido d'allarme del Pianeta è arrivato fino al Papa, che ieri ha
chiamato l'umanità a un cambio di rotta. Quella per la salvaguardia dell'ambiente è una sfida economica, politica, sociale, scientifica, etica e, soprattutto, culturale che non sempre le istituzioni internazionali hanno saputo fronteggiare. Ma per quanto complesso possa essere il problema – afferma Bernocchi – altrettanto semplice è la soluzione: un'inversione di marcia è possibile se si acquisisce coscienza del fatto che siamo tutti inquilini sotto lo stesso tetto; come ci si prende cura del proprio ambiente domestico, allo stesso modo bisogna considerare la Terra. Dietro il politico, lo scienziato, l'economista o il burocrate c'è un uomo chiamato a rispondere di ogni azione nei confronti di un ambiente e delle sue risorse, troppo spesso considerate inesauribili, come un mezzo più che un fine. E' un dovere di ognuno – prosegue il Delegato ANCI – imparare a sviluppare la sensibilità necessaria per far sì che dalle piccole azioni quotidiane scaturisca quella che Papa Francesco ha chiamato «conversione ecologica», un percorso universale che non ha credo religioso né colore politico. Per questo accolgo con grande rispetto l'impegno di Bergoglio e mi auguro che il suo intervento possa rappresentare il richiamo morale che manca nelle nostre mentalità, poichè è necessario – conclude Bernocchi – che anche l'ecologia e l'amore per la Terra diventino in qualche modo una religione o, meglio, una fede da osservare e celebrare".
Redazione Agenzia Stampa Italia