(ASI) Come sapete il 31 maggio 2015 si sono svolte le elezioni regionali in sette regioni Italiane unitamente alle elezioni comunali in che si sono tenuti in 1060 comuni Italiani.
Volevo proporvi le situazioni di tre importanti comuni Sardi dove il 14 giugno si svolgerà il ballottaggio per eleggere il sindaco,tre comuni(uno del Nordovest,l’altro del centro e l’altro del sud della Sardegna ) la cui situazione riflette la crisi del sistema Renziano, dove in maniera non dissimile dalle altre regioni Italiane l’arretramento del PD è stato chiaro e tangibile, e in alcune aree quest’arretramento è stato più espressivo che in altre: Il PD vacilla in alcune sue roccaforti, soprattutto a Nuoro ove il 14 Giugno si terrà il ballottaggio fra il sindaco uscente del PD Alessandro Bianchi, sostenuto dal PD, SEL, PSI, Centro Democratico Sardo, Rossomori e da una lista civica, e Andrea Soddu, sostenuto dal Partito Sardo d’Azione (Indipendentista-Federalista), La Base Sardegna e da quattro liste civiche.
In tutti e 3 questi comuni(sia pure con peculiarità differenti l’uno dall’altro), alla vigilia del ballottaggio è in vantaggio il Pd, ma la forza delle opposizioni potrebbe portare domenica prossima alla sconfitta del partito di Governo.
Il caso Nuorese è a mio avviso ancora più indicativo di altri casi Italiani sia nel nord, che nel centro, che nel sud del paese, poiché riflette in modo ancora più marcato rispetto ad altre realtà peninsulari e insulari la grande portata della sconfitta dei Renziani, in ambito Nazionale. Nuoro, infatti, è stata per diverse decadi una roccaforte diessina prima e piddina poi, una città ove partiti come SEL hanno valori più che doppi rispetto al dato nazionale,una città dove resiste ancora il vecchio PSI: una roccaforte di sinistra assolutamente inespugnabile ove nemmeno Beppe Grillo è riuscito a scalfire la predominanza piddina, pur riuscendo ad ottenere dei consensi, e dove non si è verificato l’exploit penta stellato, a causa delle caratteristiche storiche della città, che nel bene e nel male, sono tendenzialmente conservative.
In altre parole il ballottaggio a Nuoro in queste elezioni comunali a, è da considerarsi un campanello d’allarme importante per i Renziani, non solo a livello sardo, ma anche in ambito nazionale perché potrebbe rappresentare la perdita di una roccaforte importante per il PD.
Rispetto ad altri comuni più in linea rispetto ai dati nazionali ove si terrà il ballottaggio come Porto Torres (e come Olbia, dove stavolta non si votava, ma che nel 2013 vide un exploit Grillino) comuni il voto di protesta si è espresso dando la preferenza ai pentastellati, il voto di protesta nel capoluogo barbaricino ha avuto una particolarità: è stato estremamente frammentato, molti voti sono andati a liste locali ed è stato quasi equamente ripartito tra le varie liste presenti, e questo ha fatto in modo che le elezioni comunali Nuoresi fossero certamente le più incerte degli ultimi anni,in contrasto con le nette affermazioni piddine degli anni passati.
Alla vigilia i candidati più accreditati erano lo stesso sindaco uscente Bianchi (dato per favorito) e il candidato sostenuto da alcune liste civiche legate tendenzialmente al centro destra Basilio Brodu.
Ci si aspettava il ballottaggio tra Bianchi e Brodu, ma a sorpresa al secondo posto si è piazzato Andrea Soddu, sostenuto come già scritto dai Sardisti e da altre quattro liste civiche.(cosa che ha sorpreso anche lo scrivente di questo articolo il quale pronosticava il ballottaggio tra Bianchi e Brodu,ed una vittoria del primo al secondo turno.)
I Pentastellati, sostenevano la candidatura di Salvatore Lai (noto Tore) classificatosi quarto su sei candidati, dato che può far pensare erroneamente a un risultato negativo, ma in realtà forte di quasi il 12 per cento a livello cittadino.
Un dato solo tra tutti può bastare L’ultimo classificato Salvatore Mannironi della lista civica: ”Idea Comune” ha ottenuto da solo l’8.60% dei consensi,segno di un insofferenza crescente a Nuoro più che altrove nei confronti dei partiti maggiori:Una protesta non tanto contro il PD quanto contro Renzi.
La situazione prima del ballottaggio è la seguente: Bianchi (PD+SEL+PSI+Centro Democratico Sardo+Rossomori+1 lista civica) 29.95% (29.94% secondo i dati emessi dal ministero dell’interno), Soddu (PSDAZ+4 Liste civiche) 21.45% (dato confermato anche dal ministero dell’interno), Brodu (5 liste civiche legate al centrodestra Nazionale e locale) 16.53% (16.52% secondo il ministero dell’Interno), Lai (M5S) 11.97% (confermato anche dal ministero), Saiu (Lista civica) 11.50% (confermato), Mannironi (lista civica) 8.60% (8.59% dal ministero).
Per quello che riguarda i partiti maggiori: Il primo partito in città si è confermato il Pd, sia pure con un forte calo di consensi rispetto alle scorse regionali e rispetto alle politiche nazionali del 2013.Adesso è accreditato del 15,09% mentre al secondo posto il Movimento cinque Stelle con 9.63%, al terzo posto il PSI con il 4.73% al quarto posto SEL con 4.42% al quinto posto i Sardisti con 3.85%.Un alto numero di voti è andato alle liste civiche, la lista civica più votata è stata Uniti per Nuoro.
Esiste quindi una discrepanza fra i voti ottenuti dai partiti maggiori che sostengono i candidati sindaco e le preferenze verso i sindaci stessi.
Il PSDAZ, che principalmente sostiene il candidato anti PD al ballottaggio, ha ottenuto in città solo il 3.85%, ciò nonostante il suo candidato sindaco ha ottenuto il 21.45% e potrebbe essere sostenuto da molti di coloro che non hanno votato per Bianchi. Il Movimento cinque stelle ha ottenuto il 9.63%, ma il suo candidato l’11.97%.
Non solo a Nuoro vi sarà il ballottaggio, ma anche in altri comuni importanti:
A Porto Torres, la situazione è più in linea con i dati Nazionali, ma il Pd non è più il primo partito in città, vi è stato un sorpasso: si sfideranno, infatti, il Piddino Luciano Mura, sostenuto dal PD +SEL+Centro Democratico Sardo+Partito dei Sardi + 1 lista civica e l’insegnante di Inglese Sean Christian Wheeler, sostenuto dal solo Movimento 5 stelle.
Dopo il primo turno Mura è in vantaggio con il 29.96% delle preferenze, ma il Movimento cinque stelle è stato notevolmente il partito più votato con il 22.5% delle preferenze.Wheeler da solo ha raccolto il 26.98% mentre il PD è stato surclassato con il 13.6% delle preferenze, sintomo anche questo della sconfitta Renziana in tutto il territorio nazionale.
Anche per quello che riguarda Porto Torres al primo turno, sono state elezioni molto combattute. Terzo si è classificato il Sardista Costantino Ligas con un ragguardevole 23.22%.
Rispetto a Nuoro possiamo notare che la preferenza è andata chiaramente ai partiti più grandi, un dato in linea con i dati del resto del paese, e che il PD non è più il primo partito in città.
Anche a Porto Torres comunque le liste civiche hanno avuto un peso non indifferente (sebbene la situazione sia, da questo punto di vista sicuramente più fluida rispetto alla situazione Nuorese).Da segnalare l’11,42% di Marco Mulas, mentre la lista indipendentista del candidato Franca ha superato il 2%.
I voti di Ligas, come di Mulas avranno un peso non indifferente nel ballottaggio, un ruolo importante avranno anche coloro che hanno sostenuto i candidati delle liste civiche di Gilda Usai (6.26%) e Nicola Franca (2.16%.)
A Porto Torres viste le considerazioni precedenti, i pentastellati sono favoriti.
Un altro comune importante dove si vota e Quartu S. Elena dove si sfideranno al ballottaggio Stefano Delunas (PD, SEL, Verdi, Rosso Mori e due liste civiche) e Mauro Contini (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Partito Sardo d’Azione e due liste civiche). A Quartu San’t Elena è in vantaggio il candidato del PD con il 27.45% ma Contini lo tallona a 23.71%.Saranno decisive anche le decisioni degli elettori che hanno sostenuto gli altri candidati: Antonio Pani (sostenuto da sei liste civiche al 19.13%), Guido Sbandi al 10.46% del Movimento cinque stelle, Gabriele Marini Riformatori + 2 liste locali 7.41%, Davide Galantuomo (PLI+PDR+Lista locale “Basta tasse”) 7.23%, Elisa Ollà (Lista civica) 3.67% e Monica Mascia (0.96%.)
In conclusione il ballottaggio più importante è a mio avviso senza dubbio a Nuoro (senza per questo voler sminuire l’importanza del voto negli altri tre comuni), non tanto e non solo per il fatto di essere capoluogo di provincia, quanto poiché a livello regionale e locale il PD potrebbe perdere una roccaforte storica, in altre parole l’opposizione a Renzi sta facendo vacillare una roccaforte inespugnabile.
Considerato che Salvini non ha avuto molta presa sinora in Sardegna, sono dati che devono far riflettere.
Dr. Antonio Cerina - Agenzia Stampa Italia