(ASI) Roma - CasaPound Italia al fianco dei cittadini di Boccea. Grande partecipazione al presidio organizzato questo pomeriggio dai comitati dei residenti insieme a Cpi all'uscita della metro Battistini, a Roma, per chiedere la chiusura
dei campi rom di via Cesare Lombroso e via della Monachina, dopo che un'auto killer guidata da un 17enne rom una settimana fa ha investito nove persone uccidendo la 44enne filippina Corazon Abordo.
Sotto lo striscione "Alcuni italiani non si arrendono" un centinaio tra residenti e militanti di CasaPound, sventolando tricolori e bandiere con la tartaruga frecciata, ha manifestato per chiedere che venga posto rimedio, ha spiegato al megafono Simone Di Stefano, al "degrado di un quartiere abbandonato a se stesso, che, come molte altre zone della città costrette a vivere tra roghi tossici e illegalità, è lasciato da Marino & company in ostaggio della paura e della pressoché totale anarchia, come ha tristemente dimostrato il tragico episodio della scorsa settimana".
"Anche in questo caso, CasaPound è al fianco degli italiani che non si arrendono - ha aggiunto Di Stefano - per chiedere l'immediata chiusura di tutti i campi rom di Roma, a partire di quelli di via Cesare Lombroso e di via della Monachina che, per stessa ammissione di molti rom che hanno parlato in questi giorni, sono tra i più pericolosi della città.Una nota a parte meritano gli antifascisti militanti, quei centri sociali, nemici del popolo italiano, venuti qui a contestare noi, invece di schierarsi con i cittadini che chiedono aiuto".
Redazione Agenzia Stampa Italia