(ASI) Intervista al Presidente Silvio Berlusconi da parte di Biagio Maimone e Andrea Monteforte - Esperti di Comunicazione Sociale, Politica ed Economica.
Biagio Maimone: Il partito da Lei fondato vive un forte declino. E' certo che possa essere il coraggio dell'innovazione, fondata sul pragmatismo e non sulla mera enunciazione delle idee, a restituire vigore al Suo operato politico?
Silvio Berlusconi: Il calo di consensi è solo momentaneo ed è comprensibile. Al sottoscritto è stato impedito di girare liberamente per l'Italia per esporre le nostre proposte e per un anno sono stato assente dalla televisione. Al contempo, invece, Renzi e Salvini hanno beneficiato di una esposizione televisiva molto massiccia pari a 6 ore a settimana ciascuno: è chiaro quindi che questi fattori, combinati fra di loro, abbiano penalizzato Forza Italia.
Però i cittadini sanno distinguere fra la mera enunciazione di idee e la concreta soluzione dei problemi. Infatti Renzi sa comunicare molto bene ma quando si è trattato di passare ai fatti e realizzare le riforme ha mostrato seri limiti.
Andrea Monteforte: La sinistra storica non esiste più e l'attuale sinistra non esprime più le istanze delle classi meno abbienti e delle classi medie, che costituiscono la maggioranza del popolo italiano. Condivide l'idea che a queste classi sociali occorre necessariamente rivolgere l'attenzione per creare un partito che voglia affermarsi?
Silvio Berlusconi: Renzi e la sinistra si sono completamente disinteressati di intere categorie sociali come ad esempio le casalinghe, i giovani, i disoccupati, le partite iva, i pensionati. Specialmente nei confronti dei pensionati, che sono i più indifesi, il comportamento di Renzi è stato increscioso. Secondo la sentenza della Consulta, il governo dovrebbe restituire loro 16 miliardi di euro, invece Renzi ha detto che ne darà indietro solo 2 ed ha avuto pure l'ardire di chiamare "bonus" questo rimborso parziale e insufficiente. Non solo li ha danneggiati ma li sta anche prendendo in giro.
Biagio Maimone: E' un dato concreto che la politica dei "progetti incompiuti" non trova più proseliti . Un Suo parere in proposito .
Silvio Berlusconi: Io credo che si stia definitivamente concludendo l'epoca dei mestieranti della politica, di coloro che hanno sempre avuto garantito il loro lauto stipendio dai soldi dei contribuenti, e che in sostanza non hanno mai lavorato. C'è bisogno invece di gente che provenga dal mondo del lavoro, dell'impresa, della cultura, del volontariato, di persone che abbiano già dimostrato nella loro vita professionale di avere capacità e che sappiano quindi portare a realizzazione le loro proposte e non solo enunciarle.
Andrea Monteforte: Costituirà il Partito Repubblicano come si legge sui giornali ?
Silvio Berlusconi: Non sarà un partito ma un grande rassemblement di partiti, movimenti, associazioni, club singoli cittadini che sono moderati e che vogliono unirsi per diventare una maggioranza politica consapevole e organizzata. Quindi non si tratterà di un partito tradizionale, pesante, come li abbiamo conosciuti in passato ma di una sorta di comitato elettorale leggero alla stregua del partito repubblicano statunitense.
Biagio Maimone e Andrea Monteforte - Esperti di Comunicazione Sociale, Politica ed Economica.
*A.S.I. ringrazia Biagio Maimone e Andrea Monteforte per la concessione a pubblicare nel giornale Agenzia Stampa Italial'intervista al Presidente Silvio Berlusconi