(ASI) Inizia domani, venerdì 22 maggio, la discussione sul Dl 51/2015, meglio noto come "Decreto Agricoltura" firmato dal ministro Maurizio Martina.
Il testo del provvedimento, al vaglio della commissione competente di Montecitorio, raccoglie diversi atti di indirizzo approvati alla Camera. Al centro del confronto le misure per rilanciare il settore, le organizzazioni interprofessionali, gli strumenti per la gestione del rischio.
"Siamo pronti al confronto – sottolinea il deputato 5stelle Filippo Gallinella, unico parlamentare umbro in commissione Agricoltura a Montecitorio - Mi auguro che il passaggio in commissione sia occasione per migliorare ulteriormente il testo del provvedimento. Il dl rappresenta già un buon punto di partenza per il settore, molte delle misure inserite provengono dalle nostre risoluzioni al governo, ma c'è ancora della strada da fare". A cominciare dalla questione delle organizzazioni interprofessionali, strumento che il M5S ha sempre sostenuto come possibile soluzione alla frammentarietà nel settore lattiero-caseario. "Il 20% della rappresentatività individuato non basta – precisa il deputato 5stelle – ci aspettiamo che tale valore possa crescere per stabilizzare un mercato molto volatile, in linea con le richieste di numerose associazioni di categoria". Gallinella assicura inoltre massima attenzione sulla questione delle quote latte e sulla restituzione del prelievo supplementare: "Monitoreremo perché con il latte, in passato, troppi hanno fatto i furbi".
Altro tema in discussione è la gestione del rischio in agricoltura. Tema rilevante se si considerano, per esempio, i danni provocati in Umbria dalla mosca olearia. "È necessario – precisa Gallinella - attivare subito gli strumenti per la 'gestione del rischio in agricoltura' tramite le polizze agevolate, i fondi di mutualizzazione e gli strumenti di stabilizzazione del reddito. Questi strumenti agiscono in prevenzione e non a danno avvenuto". Sotto la lente del M5S anche il trasferimento delle competenze di Agensud al Ministero. "E' fondamentale – dichiara il deputato umbro pentastellato - che i progetti infrastrutturali iniziati e finanziati non vadano persi e si dia continuità al lavoro. La gestione dell'acqua oggi e per il futuro è vitale, considerando la scarsità della risorsa e i 300milioni messi a disposizione dal Psrn".