(ASI) "Impegnamoci tutte e tutti e impegnamo il governo perchè si fermi una rappresentazione distorta che i mezzi di comunicazione di massa forniscono delle donne.
Un'anomalia tutta nostra in Europa. Un'anomalia che spinge le donne a scendere in piazza per gridare il rispetto della loro dignità; ed è un segno di questa anomalia persino il fatto che il Presidente della Repubblica, nel suo messaggio per l'8 marzo, abbia dovuto ammonire a non dare un'immagine consumistica delle donne, a non considerarle oggetto da usare, magari da sfruttare, da scambiare. E noi lo ringraziamo davvero per questa sua voce autorevole a sostegno della dignità femminile". Così la senatrice Vittoria Franco è intervenuta in aula per illustrare la sua mozione su le donne nel sistema dei media.
"Quelle immagini distorte - prosegue Vittoria Franco - che sono sicuramente il frutto di una qualità scadente delle televisioni pubbliche e private, esistono anche perché la programmazione e i ruoli più importanti nelle televisioni sono nelle mani degli uomini. Lo sguardo di quei luoghi è tutto al maschile. Allora primo dovere pubblico è migliorare la qualità della programmazione e dei palinsesti televisivi, adottando un severo codice di autoregolamentazione - come noi proponiamo nella nostra mozione - finalizzato al rispetto della dignità delle donne e alla valorizzazione della figura femminile in tutte le sue espressioni.
"Su questo chiediamo al Governo impegni chiari - ha sottolineato la senatrice Franco - come assumere il parere della Commissione di vigilanza in sede di stipula del contratto di servizio tra Stato e RAI, quindi a svolgere un'opera di sensibilizzazione al rispetto della dignità delle donne; a rimuovere tutte quelle espressioni che indicano discriminazione nei confronti delle donne; a promuovere campagne finalizzate alla diffusione e alla valorizzazione del lavoro e delle opere delle donne in campo artistico, culturale, scientifico, politico; ad adottare campagne di sensibilizzazione nelle scuole, per aiutare i giovani a difendersi dai messaggi discriminatori nei confronti delle donne. Infine a promuovere l'acquisizione di potere e di responsabilità da parte delle donne in tutti i settori della vita produttiva e sociale. È questa - conclude la senatrice Franco - la premessa perché le donne vengano davvero rispettate nella loro dignità e nella loro libertà".