(ASI) Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, si è congratulato con il capo della Polizia, Antonio Manganelli, e con il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, per l’operazione contro la ‘ndrangheta, denominata 'Il Crimine 2', coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, che ha portato all’arresto di quarantuno affiliati alle principali cosche della criminalità organizzata reggina.
«E’ un’operazione di eccezionale importanza, ha detto il ministro dell'Interno, perché vengono colpiti duramente gli affari della ‘ndrangheta in Italia e all’estero».
L'operazione Crimine 2, portata a termine oggi dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria dell'Arma e dalla Squadra mobile, è la prosecuzione di quella del luglio scorso durante la quale vennero arrestati 300 tra affiliati e boss delle 'ndrine di Calabria e Lombardia.
Le indagini hanno dimostrato che i boss hanno legami in Canada, in Germania, e anche in Australia come dimostra il coinvolgimento di Tony Vallelonga che aveva scalato i vertici della politica locale fino a diventare sindaco, dal 1996 al 2005, di una città di quasi 200 mila abitanti, non lontana da Perth.
In sostanza, i magistrati reggini hanno certificato che le cosche, in qualsiasi parte del mondo si trovino, tengono rapporti strettissimi con i vertici calabresi dell'organizzazione.
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