(ASI) "Il 27 aprile in parlamento si discute l'Italicum: una legge elettorale che calpesta i diritti dei/delle cittadini/e, è anticostituzionale e mira ad indebolire la democrazia parlamentare in Italia!
I partiti al governo – con il falso pretesto della governabilità - stanno riducendo giorno dopo giorno le nostre fondamentali libertà democratiche compresa la possibilità di scegliere i nostri rappresentanti, di indire referendum o di proporre leggi di iniziativa popolare.
In sostanza vogliono impedirci di intervenire nella vita politica del Paese sostituendo il "Porcellum", la legge elettorale dichiarata anticostituzionale perché toglieva ai cittadini i fondamentali diritti democratici, con l' "Italicum" che di quello è una brutta copia.
Il PD e i partiti al governo hanno enormi responsabilità in questo attentato ai nostri diritti.
Ecco gli effetti della legge elettorale detta "Italicum":
1) L'Italicum prevede che i capilista siano scelti dai segretari di partito così la maggioranza dei parlamentari – circa il 70% - sarà costituito da persone che saranno scelte più per la fedeltà al "capo" che per il loro valore. In questo modo la qualità del parlamento è ancora destinata a peggiorare.
2) Il premio di maggioranza è eccessivo. Il "trucco" del ballottaggio fra i due partiti più votati, entrambi minoritari, permette in ogni caso di assegnare a un partito che magari ha avuto solo il 25% dei consensi, il 55% dei seggi. Ciò impedirà la corretta rappresentazione delle diverse volontà degli elettori così il punto di vista di milioni di persone "resterà fuori" dal parlamento.
3) Con l'Italicum il voto dell'elettore che avrà votato il partito che vince varrà due o tre volte quello del partito che perde. La Costituzione prevede invece l'eguaglianza del voto degli elettori.
4) Il partito vincitore avrà troppa influenza sulla nomina degli organismi di garanzia come il Presidente della Repubblica e della Camera, il Consiglio Superiore della Magistratura e la Corte Costituzionale e quindi chi vince "piglia tutto" in barba ai corretti equilibri democratici.
Una legge istituzionalmente delicata come la legge elettorale dovrebbe essere portata avanti dai parlamentari (potere legislativo) non dal governo (potere esecutivo che al parlamento deve rendere conto) e dovrebbe essere il risultato di un costruttivo dibattito non della continua minaccia da parte del primo ministro di ricorrere al voto di fiducia o allo scioglimento delle camere.
Difendi la tua libertà. Diffondi questo volantino e firma la petizione al Presidente della Repubblica per chiedere una legge elettorale migliore.
Entra alla pari con noi nella "Rete per una legge elettorale rispettosa dei cittadini/e e della Costituzione: già 20 enti ne fanno parte!" . E' quanto afferma in una nota La Lista Civica Italiana.
Redazione Agenzia Stampa Italia