(ASI) I barconi di migranti affondano sempre più spesso e, quando non lo fanno, premono ai confini di una Unione Europea distratta e indebolita.
L'emergenza immigrazione ha costretto il vertice europeo organizzato appositamente a triplicare i fondi destinati alle missioni Triton e Poseidon. Di fatto è stata accettata la proposta del presidente della Commissione Europea Juncker, raggiungendo la quota di 9 milioni di euro rispetto ai 3 iniziali. Paradossalmente, si tratta della stessa cifra che era stata stanziata dall'Italia per l'operazione Mare Nostrum.
Matteo Renzi si è dichiarato soddisfatto dalla disposizione del vertice europeo, definito «un grande passo avanti per l'Europa» sul tema dell'immigrazione, aggiungendo che ora l'UE ha una strategia al riguardo. Una visione solidale dell'Europa, secondo il primo ministro italiano, permetterebbe il superamento dell'impostazione economica dell'Unione Europea. Ancora non è chiaro dove verranno presi i nuovi fondi per le missioni, ma sembra sicura la volontà di un nuovo intervento teso alla distruzione dei barconi degli scafisti prima del loro utilizzo, il cui mandato sarà affidato all'Alto Rappresentante Federica Mogherini.
Il nodo ancora da sciogliere rimane la redistribuzione tra i vari paesi UE dei richiedenti asilo, che rimane su base volontaria, con il solo miglioramento del raddoppio dei re insediamenti dei richiedenti asilo secondo la bozza che sta circolando in questi giorni. Il premier inglese David Cameron ha frenato sulla possibilità di accettare nuovi immigrati, in cambio di un maggiore impegno nella missione in mare. La stessa Merkel, secondo fonti militari, sarebbe pronta ad inviare tre navi per fare fronte all'emergenza salvataggio che ogni giorno le coste italiane devono affrontare. La cancelliera tedesca è «pronta a sostenere l'Italia, ma la registrazione dei rifugiati deve essere fatta in modo adeguato secondo le regole UE. Svezia, Germania e Francia da sole accolgono il 75% dei rifugiati nell'Unione».
I flussi di migranti sono ormai riconosciuti come uno dei fenomeni cruciali per la stabilità mondiale. Proprio per questo motivo la risposta deve coinvolgere il maggior numero possibile di attori della comunità internazionale, per evitare altre tragedie, altri martiri che fuggivano dal dolore in cerca di una nuova casa.
Guglielmo Cassiani Ingoni – Agenzia Stampa Italia