Sotto la lente del M5S vincoli europei, abbattimento del debito pubblico, piano privatizzazioni e fisco. "A tal proposito – aggiunge Gallinella – ci risulta difficile condividere il clima di fiducia del Governo se si valutano le proiezioni sulla pressione fiscale, in quanto non solo la programmazione per il triennio 2016-2018 non include un percorso di riduzione della pressione fiscale, fondamentale sia per sostenere la domanda di beni e servizi, sia per incentivare gli investimenti, soprattutto di imprese estere, ma nel Documento si legge che la pressione fiscale è prevista in aumento dal 43,5 per cento del Pil nel 2014 al 43,7 per cento nel 2019, con un picco del 44,1 per cento nel 2016 e 2017".
Il M5S boccia senza appello il documento sul capitolo università, scuola e cultura, ambiente, agricoltura e lavoro. "La nostra risoluzione puntava – precisa Gallinella – su maggiori investimenti in formazione e ricerca reintroducendo anche il ruolo del ricercatore a tempo indeterminato, sull'incentivazione di forme alternative di accesso al credito, sulla lotta all'evasione, sull'introduzione di misure di sostegno al reddito. Chiedeva di avviare un concreto piano di intervento per la tutela e la messa in sicurezza del territorio, di intervenire con misure concrete per aumentare il tasso di occupazione femminile, di ripristinare le agevolazioni in favore delle aziende che assumono disoccupati di lunga durata, di procedere con urgenza alla revisione complessiva della fiscalità rurale. Proposte – conclude Gallinella – non discusse e rigettate a maggioranza".
Redazione Agenzia Stampa Italia