L'Intervento di Amsi a Tor Vergata e l'ultimo incontro con la Lega Araba per illustrare "la Buona sanità" e "la Buona immigrazione"
(ASI) "La criminalità non va etnicizzata e non va associata con l'immigrazione". Così esordisce Franco Pittau del Centro Studi e Ricerche IDIOS all'ultimo incontro del Seminario "Corso di Educazione ai Diritti" che si è svolto il 22 aprile a Roma presso l'Università di "Tor Vergata", organizzato dal CREG, Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche dell'Università e dell'IDOS.
il Prof. Enzo Rossi modera la tavola rotonda dove partecipano come Relatori i maggiori esperti in Italia i materia di diritto e di immigrazione. L'Associazione dei Medici di origine Straniera in Italia (Amsi), la Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), ed il Movimento "Uniti per Unire" non mancano all'appuntamento. Il Presidente di Amsi, Co-mai ed UxU, il Prof. Foad Aodi, illustra la storia ed il prezioso contributo dei medici di origine straniera in Italia dal 2000 lanciando il suo appello.
"I progetti gemelli Buona Sanità e Buona Immigrazione sono come una medicina per l'immigrazione clandestina ed il traffico degli essere umani. Dobbiamo unire le nostre forze per offrire maggiori servizi socio-sanitari nei Paesi di origine. Perché di questo c'è bisogno per contrastare la criminalità organizzata che sfrutta l'immigrazione. Nei diversi Paesi arabi ed Africani c'è un altissima percentuale di corruzione tra i soldati ed i militari nelle aree di confine. Il 30 % dei poliziotti ai confini sono corrotti, in Libia la percentuale supera l'80 %. Gli scafisti mettono incinte le donne per utilizzarle come scudi umani. Apprezziamo il lavoro intrapreso da Renzi per sollecitare la Comunità Europea, ma non servono azioni militari. ,Servono soluzioni politiche, cooperazione internazionale. L'apparato della sicurezza deve includere individui di diversa provenienza, anche arabi, per impedire che le barche partono, per combattere gli scafisti e la corruzione ai confini . Bisogna combattere l'immigrazione irregolare in tutti i suoi aspetti, senza mai trascurare le politiche per l'integrazione e la difesa dei diritti umani". (Foad Aodi)
La giornata a seguire, il Prof. Aodi incontra l'Ambasciatore della Lega Araba, Sua Eccellenza Nassif Yousef Hitti ed il Vice Ambasciatore Zouari Zouheir, al fine di consolidare il lavoro congiunto che è stato intrapreso. Obiettivi comuni la promozione del dialogo inter-religioso nel Mediterraneo, la realizzazione dei progetti gemelli "La Buona immigrazione" e "La Buona Sanità" che sono stati particolarmente apprezzati dalla Lega. L'Ambasciatore Hitti ed il Vice Ambasciatore Zouheir hanno quindi invitato Amsi, Co-mai e Uniti per Unire ad intensificare la collaborazione con le Istituzioni italiane per salvaguardare la pace e la buona convivenza tra i popoli.
"Si parla di immigrazione clandestina, ma non di quella regolare. Focalizzarsi sulla criminalità e sulla disuguaglianza non può che avere degli esiti negativi. I professionisti della sanità di origine straniera residente e lavorano in Italia sono in numero crescente;16 mila medici ,36 mila infermieri,3500 fisioterapisti e numerosi farmacisti ,psicologi ed odontoiatri che l'Amsi cerca di risolvere e sollevare le loro problematiche e la collaborazione con i professionisti della sanità italiani.Dal 2006 oggi viviamo la terza fase dell'immigrazione, la più problematica. La crisi economica, lo scontro socio-culturale e la guerra religiosa hanno alimentato criminalità e terrorismo. Per questo, portiamo avanti i progetti gemelli Buona Sanità e Buona immigrazione, come una medicina contro la criminalità e l'immigrazione incontrollata. conclude Aodi