(ASI) "Neanche Berlusconi era riuscito a mettere insieme tutti, sigle sindacali, precari, insegnanti, studenti, dirigenti scolastici, famiglie". È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
"Un muro. Un evento eccezionale -ha aggiunto - attivato a causa delle assurdità e delle sperequazioni della "buona scuola", progetto sconclusionato e verticistico che rischia di distruggere quel poco che ancora resiste di serio per i nostri ragazzi e che subito i movimenti romani hanno ribattezzato "bona sòla".
"Renzi smetta di sentirsi Napoleone Bonaparte -ha osservato - si renda conto che non può varare una riforma seguendo le idee bislacche del suo 'cerchio tragico'".
"Gli insegnanti devono essere il perno intorno a cui far ruotare una vera modernizzazione dell'istruzione e invece subiscono con questo progetto un ridimensionamento e un processo di precarizzazione permanente, mentre delle centinaia di migliaia di precari attuali la metà saranno licenziati, espulsi per sempre dal circuito scolastico nonostante abbiano acquisito, pagandoseli con faticosi corsi, i titoli che lo Stato gli ha richiesto e insegnino anche da più di dieci anni". "Il tutto mentre viene minata - ha spiegato -la libertà d'insegnamento senza che s'introduca il principio della libertà di apprendimento, costruendo un'istruzione libera basata sul confronto tra culture anziché sui dogmi propinati in questi decenni dai libri di testo"
"Nessuno avrebbe mai potuto immaginare- ha concluso Rampelli - che la sinistra al potere, nell'immaginario sensibile ai temi della scuola, potesse produrre un tale devastante disegno".
Redazione Agenzia Stampa Italia