(ASI) Reggio Calabria - Abbiamo appreso che il collezionista di poltrone Sebastiano Romeo detto Sebi, durante una riunione del Pd di Polistena ha pubblicamente dichiarato che quella città sarebbe "prigioniera del Sindaco Tripodi".
Si tratta di un'affermazione di una gravità eccezionale e appare molto bizzarro che il segretario provinciale del Pd reggino, nonché consigliere regionale, nonché capogruppo del Pd alla regione (e per ora ci fermiamo solo alle poltrone e non aggiungiamo altre caratteristiche....), Sebi Romeo scivoli così gravemente su un concetto elementare, fondante e fondamentale della nostra società, vale a dire: la democrazia.
A parte che sul concetto di ostaggi e prigionieri ci sembra che il tema si debba utilizzare proprio nei confronti del Romeo, il quale, secondo numerosi autorevolissimi esponenti del Pd reggino e calabrese, avrebbe, lui si, preso in ostaggio il Pd poiché, - in barba allo Statuto di quel partito che prevede ferree regole d'incompatibilità tra l'incarico di segretario provinciale e quello di consigliere regionale, figurarsi di capogruppo regionale, - dopo oltre quattro mesi dal sorgere dell'incompatibilità non intende assolutamente mollare alcuna poltrona, calpestando palesemente il medesimo Statuto.
Ma, evidentemente, delle vicende interne del Pd non ci interessa nulla.
L'argomento, però, evidenzia come non possiamo assolutamente accettare sedicenti lezioni di democrazia da un personaggio simile: si appalesa il fatto che Romeo disconosce il valore della democrazia e delle libere elezioni.
Infatti, dovrebbe sapere che il Sindaco di Polistena dott. Michele Tripodi non ha preso in ostaggio nessuno, ma, al contrario, è stata la popolazione di Polistena che, in modo assolutamente plebiscitario, lo ha democraticamente e nel segreto delle urne eletto sindaco di quella città.
Un'elezione avvenuta dopo una disastrosa e fallimentare gestione amministrativa quinquennale che ebbe come nefasti protagonisti proprio gli intimi amici e galoppini elettorali dello stesso Romeo.
Gli elettori di Polistena con grande acume, intelligenza e seguendo la tradizionale lungimiranza mandarono a casa, infatti, una compagine amministrativa che distrusse e rase al suolo la città di Polistena.
E' toccato al Sindaco Michele Tripodi insieme alla sua giovane e fresca amministrazione a trazione comunista risollevare Polistena attraverso una gestione trasparente che l'ha fatta ritornare ai fasti di un tempo: città simbolo ed esempio di trasparente buongoverno.
Pertanto, i pesanti scivoloni del collezionista di poltrone Sebastiano Romeo detto Sebi rappresentano un triste e penoso modo di concepire la battaglia politica; un modo che gli elettori di Polistena hanno sconfitto cinque anni fa e sconfiggeranno, ancora una volta, alle prossime elezioni comunali che vedranno la conferma a Sindaco del dott. Michele Tripodi, amministratore onesto, amato e voluto dal popolo di Polistena.
Redazione Agenzia Stampa Italia