(ASI) Si è perso ormai il conto del numero degli indagati facenti parte del Pd. Questa volta è finito agli arresti il sindaco di Ischia, Giuseppe Ferrandino, insieme ad altre nove persone, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli condotta dai carabinieri del Comando Tutela Ambiente.
Coinvolta la rossa cooperativa CPL Concordia (storica nel settore energia e gas), che ha stipulato due convenzioni fittizie, dal valore di trecentotrentamila euro, con l'albergo della famiglia Ferrandino in cambio degli appalti per la metanizzazione dell'isola (oltre all'assunzione del fratello del Ferrandino quale consulente e altre utilità). Cooperativa che aveva inoltre frequenti rapporti con il clan dei "Casalesi", rapporti utilizzati per poter realizzare altre opere di metanizzazione nel Casertano. Secondo l’accusa il sindaco 《era diventato una sorta di factotum al soldo della CPL》, cooperativa che avrebbe fatto un 《sistematico ricorso ad un modello organizzativo ispirato alla corruzione[...]》. Nelle intercettazioni di uno degli arrestati (Francesco Simone, dirigente della suddetta coop rossa) compare Massimo D'Alema (che tuttavia non è indagato), dove emerge l'intenzione della cooperativa di 《investire negli Italiani Europei dove D’Alema sta per diventare Commissario Europeo (bonifici per oltre 60.000 euro, sequestrati poi dagli inquirenti)》 poichè 《[...] D’Alema mette le mani nella merda come ha già fatto con noi, ci ha dato delle cose[...]》. La CPL Concordia avrebbe poi acquistato 《alcune centinaia di copie dell’ultimo libro (ben 500, ulteriori 4.800 euro)》 dell'ex premier 《nonché alcune migliaia di bottiglie del vino prodotto da una azienda agricola riconducibile allo stesso D’Alema》. Alla presenza di tali fatti, di un'assoluta gravità, che speriamo non passino anche stavolta sotto le maglie di un (malato) garantismo (a cui ha accennato il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro) in cui prolifera a tutto spiano la delinquenza di vario genere; Vincenzo Stravolo, Segretario Provinciale di Forza Nuova Napoli ha dichiarato: "non possiamo non scandalizzarci anche stavolta e non denunciare vibratamente un sistema politico ormai profondamente marcio, dove appare, chiaro come la luce del sole, che è la corruzione a farla da padrone e che Pd è l'acronimo che sta per Partito delinquenti". Ormai sempre più lampanti sono i collegamenti tra il mondo mafioso, le rosse cooperative ed i partiti di sinistra. Ma la storia del resto insegna che da settant'anni a questa parte, a seguito dell'occupazione mafio-comunista dell'Italia, questa è la situazione. Ci domandiamo però, sempre più, come possa il popolo italiano non ribellarsi dinanzi a tali continue porcate!
Redazione Agenzia Stampa Italia