(ASI) L'aumento dei prezzi del carburante a seguito delle sanguinose rivolte libiche, preoccupa le file del Partito Democratico che polemizza contro l'incremento del gettito dell'Iva sui combustibili da parte dello Stato. Stefano Fassina, responsabile economia e lavoro nella Segreteria del Pd, afferma a riguardo in una nota:
"Il prezzo della benzina batte ogni giorno il suo record ma anche lo Stato ha il suo tornaconto record con il continuo incremento del gettito dell'IVA. Un Governo attento agli effetti inflattivi di questa situazione e all'erosione del potere di acquisto delle famiglie avrebbe dovuto porsi il problema di restituire alla tasche degli automobilisti l'extra gettito IVA incassato, cioè alcune centinaia di milioni di euro al mese. Il Governo Berlusconi è ancora è in tempo per farlo e la decisione è abbastanza semplice in quanto basterebbe un decreto del Ministro Tremonti in attuazione della norma sulla c.d. accisa mobile trimestrale, voluta dal Governo Prodi e contenuta nella legge finanziaria 2008. E' possibile abbassare subito il prezzo dei carburanti di qualche centesimo mettendo il surplus di gettito a copertura di una immediata e temporanea diminuzione delle accise. Non lo chiediamo solo noi ma anche alcune parti sociali e le associazioni dei consumatori. È inaccettabile che chi detiene la responsabilità dei conti pubblici continui ad essere cointeressato al rialzo del prezzo del petrolio perché così all’erario arriva un piccolo tesoretto".