(ASI) Un amministratore delegato scelto da palazzo Chigi equivale a fare del servizio pubblico radiotelevisivo un megafono propagandistico per l’esecutivo.
E’ una riforma inaccettabile. Se poi guardiamo al disegno di annullare le peculiarita’ delle tre testate giornalistiche, ci rendiamo ancora di piu’ conto che qui si vuole decidere piani alti e palinsesti di viale Mazzini in totale autonomia, facendo carta straccia delle regole democratiche. Chi criticava Berlusconi per episodi davvero effimeri e infondati, cosa dice ora che Renzi sta mettendo in campo un golpe bianco sull’informazione radiotelevisiva pubblica?
Redazione Agenzia Stampa Italia
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