(ASI) "La crisi libica, oltre all'onore dell'Italia e alla sicurezza territoriale, rischia di danneggiare anche le tasche dei cittadini con un aumento del costo dei prodotti e quindi dell'inflazione.
Il Governo cerchi di farne giusta almeno una e, dopo le figuracce in fatto di politica interna ed internazionale, intervenga almeno per adottare misure economiche a tutela dei cittadini". E' quanto afferma il Capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, in un'interrogazione inviata al Ministero dell'Economia. "Lo stato di criticità dei Paesi del bacino del Mediterraneo - prosegue - ha generato un aumento del prezzo del petrolio che renderà più onerosa la produzione industriale, comportando quindi rincari sui prezzi al consumo. L'aumento dell'inflazione colpirà come al solito le famiglie, aggravando la già devastante crisi economica. L'Associazione nazionale dei commercianti ha stimato che per giugno prossimo ci sarà un aumento dei prezzi dei generi alimentari pari all'8% e anche l'Istat conferma l'impennata dell'inflazione a causa dei rincari di carburante. Tremonti si muova per scongiurare questa pericolosissima bolla speculativa, arginando anche tramite il Garante per la sorveglianza dei prezzi aumenti così indiscriminati. I cittadini - conclude Belisario - sono sempre più vittime della funesta letargia del Governo: l'unica soluzione che resta per tutelarsi, nonostante il no all'Election Day, è la mobilitazione sociale per i referendum primaverili".