(ASI) "Dagli interrogatori della DDA al sottosegretario Delrio (non indagato) del 17 ottobre 2012, anticipati oggi sul quotidiano 'Resto del Carlino", emerge tutta la sottovalutazione e approssimazione politica dell'ex sindaco di quella
città nell'affrontare il cancro delle infiltrazioni mafiose. Reiteriamo la nostra richiesta di sollevarlo dall'incarico di governo" scrivono i parlamentari del Movimento 5 Stelle. Domani alle 15 (diretta tv Rai 3) le parlamentari del Movimento 5 Stelle Maria Edera Spadoni e Giulia Sarti interverranno in aula nel Question Time. Verranno affrontati i temi dell'inchiesta Aemilia e verrà chiesto di "limitare l'utilizzo da parte delle ditte dell'autocertificazioni per i certificati antimafia. Prima di aggiudicare bandi e far partire i lavori è necessario aspettare il certificato antimafia delle Prefetture. Le autocertificazioni non bastano!" spiegano i parlamentari.
Al tempo stesso è stata presentata l'interrogazione a prima firma Spadoni dove si richiede di sollevare Delrio dal suo incarico e si parla delle anticipazioni giornalistiche di questi giorni che hanno fatto emergere anche le cene del sindaco leghista di Verona Flavio Tosi con l'arrestato Antonio Gualtieri, considerato la mente economica del clan Grande Aracri e le critiche dalla Procura ai comportamenti di Delrio. "Venerdì scorso leggendo l'inchiesta di Giovanni Tizian su L'Espresso abbiamo richiesto di rimuovere Delrio dall'incarico per inadeguatezza politica -scrivono i parlamentari M5S - richiesta che reiteriamo dopo aver letto quanto pubblicato oggi sul "Resto del Carlino" dove si evince che l'ex sindaco di Reggio dichiara ai pm antimafia di di essere andato "a Cutro per una festa. Non sapevo che il boss Grande Aracri venisse proprio da Cutro". "Tutto ciò è inaccettabile -proseguono i parlamentari - tutti a Reggio Emilia sapevano da anni che Grande Aracri era originario di quei luoghi".
Nell'articolo, che ha come fonte le carte della Procura, si fa riferimento anche ad un altro particolare ove si scrive che Delrio "nel 2011 accompagna dal Prefetto di Reggio (che in quel periodo stava emettendo interdittive antimafia) tre consiglieri comunali originari del piccolo comune calabrese (2 consiglieri comunali del Pd e 1 Pdl).Perchè in quel periodo vedevano nei loro confronti un "ingiusto linciaggio mediatico" spiegano i parlamentari riprendendo l'articolo. "Anche questo politicamente è un atto molto grave di sottovalutazione e leggerezza nell'affrontare un tema così delicato. Delrio dica chi erano quei tre consiglieri comunali" concludono i parlamentari.
Redazione Agenzia Stampa Italia