(ASI) «La sua risposta, ministro Poletti, tradisce la volontà del governo di non voler fare assolutamente nulla per cambiare la legge 594 del 96, che consente a dirigenti del sindacato in aspettativa o distaccati di ottenere una cospicua pensione integrativa pagando anche soltanto un mese di contributi.
E questa non è una novità per noi che più volte abbiamo affrontato il tema delle pensioni d'oro perchè ci sta particolarmente a cuore. È vergognoso che in Italia continuino a essere erogate pensioni d'oro mentre chi lavora oggi potrebbe non avere mai una pensione decente. È necessaria una norma che consenta di combattere le distorsioni del sistema retributivo affinchè sopra una determinata soglia anche le pensioni in essere vengano calcolate con il sistema contributivo perché non può esserci una così ampia discrasia tra quello che ho versato e quello che prendo di pensione. Vanno abolite le norme che consentono ad alcune caste e categorie privilegiate di avere di più degli altri. E nel caso specifico della norma, che rappresenta un ulteriore privilegio inspiegabile, mi sarei aspettata una proposta dagli stessi sindacati, sindacalisti e dirigenti sindacali visto che dicono di stare dalla parte dei più deboli e di difenderli».
È quanto ha detto al ministro del Lavoro Poletti, il presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni, nel corso del Question Time alla Camera. Al centro dell'interrogazione presentata dal gruppo parlamentare di FdI-An il caso della pensione del segretario Cisl Bonanni, portata all'attenzione dell'opinione pubblica dal programma televisivo "Le Iene".