(ASI) Roma. L'appuntamento è per domani venerdì 12 dicembre ore 19,00 davanti l'ingresso degli studi televisivi Nomentano 5 Rai, via Ettore Romagnoli 30, zona Talenti Roma.
Puntuale come sempre, da ben 25 anni, ritorna la questua Telethon, la maratona televisiva in onda sulla Rai finalizzata a rastrellare soldi da destinare alla lotta contro le malattie genetiche e rare ed i cui proventi andranno a finanziare la sperimentazione animale, un tempo chiamata vivisezione.
Questi numeri confermano l'errata strada intrapresa dalla Fondazione presieduta da Montezemolo, 2500 progetti, 405 milioni spesi, 459 malattie finanziate, 9380 pubblicazioni ma i farmaci realizzati sono uguali a zero. « In questi anni abbiamo assistito in Italia ad un aumento esponenziale delle malattie genetiche e quelle rare che interessano circa 50.000 pazienti in età pediatrica» - e' quanto ha dichiarato Francesco Paravati presidente della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera a margine del VI Congresso Nazionale tenutosi a Roma.
«La ricerca utilizza metodi sbagliati quale la sperimentazione animale, euristica pratica non predittiva per il genere umano, visto che le malattie oggetto della mission della Fondazione sono in aumento esponenziale. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Il direttore generale Telethon, Francesca Pasinelli dovrebbe avere l'onestà intellettuale e morale di dire la verità ai propri donatori ma si sa che gli interessi economici vanno oltre l'etica. "
Non è un caso che quest’anno il Charity Show “Io esisto” non avrà luogo presso l’Auditorium Rai dello Stadio Olimpico, teatro lo scorso anno di tafferugli.
L’eccessivo intervento della polizia era scattato quando alcuni manifestanti avevano impedito al presidente della Fondazione Telethon Luca Cordero di Montezemolo di raggiungere il luogo dove si svolgeva la trasmissione. da qui la decisione di cambiare location per il programma.
All'evento parteciperanno associazioni animaliste e liberi cittadini che hanno visto negato il loro diritto alla libera e corretta informazione.
Redazione Agenzia Stampa Italia