(ASI) Roma, smentito il direttore generali dell'Agenzia Italiana del Farmaco, prof. Luca Pani, secondo cui i danni causati dal vaccino Fluad si manifestano entro 24/48 ore dalla somministrazione.
Tale informazione è stata diffusa in data odierna da tutti i Tg nazionali dallo stesso Pani rassicurando chi ha assunto il vaccino antinfluenzale appartenente ai lotti incriminati. Una tesi contesta però dall'immunologo Ferdinando Aiuti, secondo il quale eventi avversi possono verificarsi fino a 30 giorni.
Il Fluad è prodotto dalla casa farmaceutica Novartis, sotto indagine giudiziaria per il reato di truffa aggravata nell’ambito della fornitura al ministero della Salute, nel 2009, del vaccino contro l’influenza suina. Un contratto per la fornitura di 24 milioni di dosi di vaccino contro il virus A-H1N1, per un corrispettivo di 184 milioni, di cui consegnate soltanto 10 milioni e somministrate a soli 700 mila cittadini. La pandemia si rivelò un bluff di contro fu accertato il potenziale danno che poteva arrecare Il vaccino compromettendo la fertilità dell'uomo a causa degli adiuvanti come lo squalene.
Non solo, alla Novartis è stato comminata una multa da 180 milioni di euro dall'Antitrust per aver ostacolato la diffusione dell’uso di un farmaco molto economico a vantaggio di un prodotto molto più costoso. Avastin e Lucentis, 400 milioni di euro in un anno e 100 mila pazienti senza le cure a rischio di cecità, questo è il costo in denaro ed umano del cartello con l'industria farmaceutiche Roche.
Alla luce di questi comportamenti illeciti il Ministero della Salute avrebbe dovuto sospendere qualsiasi rapporto con la Novartis visto oltretutto che lo stesso Ministero ha richiesto un risarcimento di 1,2 miliardi di euro a tutela degli interessi pubblici. Ma gli stessi rappresentanti istituzionali che avrebbero dovuto vigilare per garantire la salute pubblica sono sotto indagine giudiziaria dalla Procura di Roma. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Tra gli indagati per i vari capitoli, corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e falsità ideologica, ci sono tre scienziati al vertice dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Padova (Igino Andrighetto, Stefano Marangon e Giovanni Cattoli); funzionari e direttori generali del mistero della Salute (Gaetana Ferri, Romano Marabelli, Virgilio Donini ed Ugo Vincenzo Santucci); alcuni componenti della commissione consultiva del farmaco veterinario (Gandolfo Barbarino, della Regione Piemonte, Alfredo Caprioli dell’Istituto superiore di sanità, Francesco Maria Cancellotti, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana, Giorgio Poli della facoltà di Veterinaria dell’università di Milano, Santino Prosperi dell’università di Bologna); coinvolta anche Rita Pasquarelli, direttore generale dell’Unione nazionale avicoltura. Tutti coinvolti nell'istruttoria che i magistrati hanno definito La cupola dei vaccini , capace di trasformare le epidemie in un'occasione per alimentare affari e carriere, in una commistione tra uffici pubblici e aziende private senza precedenti, che, secondo le contestazioni della Procura di Roma, avrebbe anche contribuito a diffondere negli allevamenti italiani il devastante virus della lingua blu. - conclude Fuccelli - La Lornzin è sempre li come il direttore dell'Aifa, altri direttori generali sono stati soltanto spostati di sede. Lo Stato, se non mandarli in galera, avrebbe dovuto licenziarli in seduta stante colpevoli di avere tutelato gli interessi delle potenti lobby del farmaco a discapito della salute pubblica. Ma lo Stato sono loro…".
Redazione Agenzia Stampa Italia