(ASI) “Il ministro Padoan, nel dichiarare che si attende di incassare 7 miliardi sui circa 530 contabilizzati dall'Erario come somme delle cartelle esattoriali emesse, ha plasticamente rappresentato l’incapacità del governo di fare interventi veri e innovativi nella normativa fiscale”.
È quanto ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Massimo Corsaro in risposta al question time rivolto al ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan sulle cartelle esattoriali da incassare.
“Purtroppo, il governo – ha aggiunto Corsaro- rinuncia a combattere l'evasione nel momento in cui si manifesta, dando vita a una riforma del sistema fiscale che sposti il prelievo dalla formazione del reddito alla manifestazione del consumo, rendendo quindi immediato e percepibile il momento impositivo. Inoltre, si dovrebbe introdurre il conflitto d’interesse tra contribuenti, allargando le categorie di spese che ciascuno può dedurre dal proprio imponibile”.
“La verità è che, una volta di più, -ha osservato- questo governo usa numeri roboanti in fase di comunicazione, per nascondere le miserie con cui si finanziano gli interventi reali. E’ successo così quando, per spiegare che non si superava il rapporto deficit PIL, si è accettato di calcolare il prodotto il ricavo della malavita, dal traffico di stupefacenti al racket della prostituzione, fino alla contraffazione”.
“Mi chiedo allora – ha concluso - alla luce dei 2,1 miliardi di euro che Mambro e Fioravanti sono oggi stati condannati a pagare allo Stato a titolo di risarcimento, se a parer del ministro li possiamo già considerare spendibili ed utilizzabili nelle legge di stabilità in discussione”.
Redazione Agenzia Stampa Italia