(ASI) Produzione industriale a picco, imprese che chiudono, debito pubblico alle stelle e aumento del tasso di disoccupazione. Il deputato Filippo Gallinella (M5S): “Promuoveremo referendum consultivo in tutte le città”.
“Dal 1997, quando l'Italia rivalutò la lira per agganciarla all'ECU, la nostra produzione industriale è scesa del 25% e sono state vendute all'estero centinaia di imprese italiane che hanno fatto la storia e la fortuna del Made in Italy. Un declino che non ha mai accennato ad arrestarsi, basti pensare che solo nel primo semestre del 2014 hanno chiuso più di 8.000 imprese, due all'ora”. Lo dichiara Filippo Gallinella, deputato umbro a cinque stelle che rilancia l’idea del referendum consultivo sull’euro: “a breve in tutte le città sarà possibile firmare per un proposta di legge di iniziativa popolare per istituire un referendum consultivo sull'euro. Così vedremo se le istituzioni saranno ancora sorde ai reali bisogni dei cittadini”.
“La disoccupazione giovanile è salita al 43% e circa mezzo milione di lavoratori sono in cassa integrazione. Il nostro paese è bloccato – continua Gallinella – perché è ormai impossibile fare investimenti a causa del debito pubblico e degli interessi che comporta: a luglio è stata toccata la quota record di 2.168,6 miliardi di euro, che sono destinati ad aumentare. E fa solo rabbia pensare che nello stesso periodo storico la Germania ha visto la sua produzione industriale crescere del 26%”.
“È evidente che l'euro sta distruggendo l'economia italiana, le sta togliendo aria e vita, ed è sempre più urgente svincolarci dalla sua morsa il prima possibile. Prima di un default irreparabile. I cittadini - conclude il deputato M5S - facciano sentire la propria voce”.
Redazione Agenzia Stampa Italia