(ASI) Roma – Si è tenuta nella mattinata di oggi la prima, storica, udienza, del tribunale popolare di “contro – giustizia” denominato “Tribunale Dreyfus” delle garanzie e dei diritti.
L’associazione contro la malagiustizia fortemente voluta dal giornalista Arturo Diaconale, direttore de “L’Opinione”,ha potuto vantare una corte composta da noti giuristi e avvocati e il professor Federico Tedeschini in qualità di presidente della corte e l’avvocato Walter Biscotti in rappresentanza della pubblica accusa. I casi dibattuti nella giornata odierna sono stati la vicenda Marò e la questione del Vilipendio che rischia di portare in carcere il leader de “La Destra”, On. Francesco Storace. Questo tribunale voluto da Diaconale è stato battezzato Dreyfus in onore al celebre caso di malagiustizia che vide presentate prove palesemente false e il cui iter fu ripetutamente turbato per giungere al verdetto desiderato. L’obbiettivo dichiarato del direttore de “L’Opinione” è di portare in piazza la verità e il diritto che troppo spesso vengono negati in Italia per questioni di opportunità politico-economiche, facendo si che le masse popolari possano avere diritto a vedere esaminati nel dettaglio i procedimenti più spinosi e dagli esiti più assurdi, nell’interesse generale di una giustizia meno arbitraria e più limpida. Sul banco degli imputati le vicende e lo svolgimento dei procedimenti che hanno portato alle dubbie situazioni in cui si trovano i due fucilieri di marina prigionieri in India, e l’On. Storace. Invece sul banco dei testimoni sono state invitate tutte le persone informate sui fatti. Per la vicenda dei Marò, grande peso ha avuto la deposizione del vicepresidente al parlamento europeo, On. Antonio Tajani. Per la vicenda Storace si è assistiti a una sfilata di testimonianze di sostegno bi-partisan. [Seguirà approfondimento]
Cenusa Alexandru Rares - Agenzia Stampa Italia