(ASI) "Tutti negativi i dati sul commercio di luglio 2014" esordisce oggi l'Istat nel rapporto sulle vendite al dettaglio, che segnano un calo del -1,5% sull'anno.In calo particolarmente marcato il settore alimentare, che segna un allarmante -2,5%.
Si conferma così in grave contrazione il settore più delicato ed indicativo dello stato di crisi di un'economia.
Come denunciamo da anni, infatti, il settore alimentare rappresenta l'ultimo comparto ad essere intaccato in una situazione di difficoltà. Non a caso la domanda relativa a tale settore è tradizionalmente considerata anelastica.
Dal 2008 ad oggi, invece, secondo quanto emerge dai dati rilevati dall'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i consumi relativi a tale settore hanno registrato una impressionante diminuzione del -10,4%. (Nella tabella che segue è possibile osservare, invece, la grave diminuzione registrata in tale settore nel 2013 rispetto all'anno precedente ed i valori tendenziali del 2014).
Dati a cui si aggiunge un altro elemento che ben rispecchia le condizioni di estrema difficoltà in cui si trovano le famiglie: la diminuzione dei "consumi" relativi alla salute, scesi dal 2008 del -23,1%. Questo vuol dire che, negli ultimi 6 anni, la famiglie hanno ridotto le proprie spese nel settore sanitario di quasi un quarto.
Per quanto riguarda l'andamento generale dei consumi, solo nell'ultimo triennio, secondo i dati dell'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, si è registrata una contrazione del -10,7%.
Una situazione che richiede risposte immediate ed urgenti da parte del Governo, in termini di una ripresa del potere di acquisto delle famiglie e di un rilancio coraggioso e determinato degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca.
"Tutti i segnali e gli indicatori economici principali sono concordi nel testimoniare come la fuoriuscita dalla crisi sia tutt'altro che prossima." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Per questo chiediamo al Governo, ma anche al sistema imprenditoriale italiano, che definire "di scarso spirito di iniziativa" è quasi un complimento, il massimo sforzo per tornare a dare prospettive al Paese, in particolar modo ai giovani, creando occupazione e sviluppo.
CONSUMI ALIMENTARI
tendenziali
2013 (var.% su 2012) 2014 (var.% su 2013)
PASTA -8% -5%
PESCE -21% -7%
LATTE -8% -5%
CARNE -9% -3%
ORTOFRUTTA -5% -4%
OLIO EXTRAV. -8% -4%
Elaborazioni a cura dell'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori
Redazione Agenzia Stampa Italia