(ASI) "Molti politici in vacanza sono colpiti dalla sindrome della 'dichiarazione a tutti i costi': haveno a lingua surata! (come simpaticamente ci ricorda un proverbio della nobile terra di Sicilia, dove ho passato qualche giorno di vacanza)", afferma l'on. Antimo Cesaro, vice presidente vicario del gruppo Scelta Civica.
"Per fare un esempio, reputo davvero assai superficiale la richiesta del sindaco di Forte dei Marmi (immediatamente emulato dal consigliere regionale campano Sandra Lonardo) di rinviare l'apertura delle scuole al primo ottobre.
Premesso che nessuno può avere o dare garanzie sulla tenuta delle condizioni meteorologiche nella seconda metà di Settembre, a ben vedere allungare la stagione turistica potrebbe essere utile se fondato su una programmazione che miri ad intercettare nuovi flussi di turismo internazionale. Immaginare invece di procrastinare l'inizio delle attività scolastiche - come ha ben evidenziato il ministro Giannini - potrebbe solo causare enormi difficoltà per un'ordinata programmazione dei calendari delle lezioni e - aggiungo io - rivelarsi una sorta di beffarda provocazione per tante famiglie già impegnate nel distribuire i magri risparmi nella programmazione delle attività di routine in vista della ripresa degli impegni scolastici dei figli e di lavoro dei genitori (per chi ha la fortuna di avere un lavoro stabile e garantito)", continua l'on. Cesaro.
"Ma davvero si pensa che la scuola possa essere destinataria di decisioni last minute o che ci siano tante famiglie italiane con una disponibilità economica tale da poter programmare nuove vacanze nella seconda metà di settembre? È proprio vero: molti non possono fare a meno di 'priricari lu riuni a panza china!'", conclude Antimo Cesaro.
Redazione Agenzia Stampa Italia