(ASI) “La Pontina è una delle strade più pericolose d’Italia: eppure da quindici anni, anziché metterla in sicurezza, Giunte regionali e Governi nazionali continuano a lavorare al progetto di una nuova autostrada Roma-Latina, difficile da realizzare e infatti ancora sulla carta.
Anziché abbracciare, come tutti i suoi predecessori, la ‘causa persa’ della nuova autostrada, Zingaretti farebbe meglio ad ascoltare le proposte di buon senso dei cittadini, come aveva promesso in campagna elettorale e dare il via ad una nuova era di progettazione per la messa in sicurezza della Pontina”. A dichiararlo è Renata Jannuzzi, coordinatore regionale del Popolari per l’Italia.
“La cosa che spiace è che su questo tema il Governatore del Lazio sfugga al confronto con i cittadini, in particolare con i comitati attivi sul collegamento Roma-Latina - spiega Jannuzzi – in questo modo finendo per avallare il rumor di un fantomatico ‘aut-aut’ del Ministro Lupi sulla destinazione dei fondi, ovvero che solo per un suo arbitrio il Ministero non li concederebbe per la messa in sicurezza della Pontina ma solo per la nuova autostrada: un aut-aut che è in realtà fantomatico, perché i fondi del Governo sono vincolati al progetto regionale esistente, che per ora, e da quindici anni, è quello dell’autostrada, e non possono essere ‘stornati’ per altro utilizz, né per la messa in sicurezza dell’arteria esistente né per alcun diverso utilizzo”, spiega Jannuzzi.
“Dunque è il progetto regionale che deve cambiare, e Zingaretti questo deve fare, se vuole tenere fede alle promesse che gli hanno garantito il voto sul territorio pontino e non lasciare nei cittadini il dubbio di uno scaricabarile mediatico studiato per coprire l’intenzione di continuare a progettare la nuova autostrada invece di mettere in sicurezza la Pontina.” “Nel frattempo, il problema rimane”, puntualizza il Coordinatore regionale del PPI. “La Pontina è un’arteria che, oltre a servire il Sud del Lazio, resta l’unica variante all’autostrada Roma-Napoli per i collegamenti con il Meridione.
Nei mesi estivi poi al traffico ordinario si aggiunge il flusso estivo verso il litorale, che impatta per giunta con le potature dello spartitraffico e con gli incendi che in questa stagione regolarmente investono l’arteria soprattutto nel tratto tra Pomezia e Roma. Per tutte queste ragioni la Pontina risulta oggi una delle arterie d’Italia che registrano più incidenti e necessita da parte della Regione di una soluzione rapida fondata sul buon senso”, afferma Jannuzzi. “Zingaretti è chiamato in causa dalle competenze primarie dell’Ente che amministra e non può non affrontare il problema a viso aperto, anche per evitare opacità di immagine e dare, piuttosto, una lezione di politica partecipata e condivisa.”