(ASI) Continua la battaglia delle donne del Pd schierate contro il Premier al quale contestano una concezione poco dignitosa e puramente materialista del mondo femminile.
"Berlusconi può cadere anche grazie alla dignità delle donne. Alla loro presa di coscienza". Lo dice Anna Finocchiaro, in una intervista a Repubblica, parlando di politica e delle più di 100 piazze che domenica saranno unite nella manifestazione "Se non ora, quando?". "Si tratta di un grande fatto politico - spiega la Finocchiaro - per le sue dimensioni, per la sua natura spontanea, perché non ci sono patronati di partiti. In passato il movimento delle donne ha pagato le divisioni, oggi invece ciascuna firma l'appello dell'altra, prevale la necessità di fare massa critica". "La dignità delle donne - continua la presidente dei senatori del PD - corrisponde per una volta a quella del Paese. La loro identità, faticosamente costruita, le donne vogliono difenderla. Sono in fondo la parte più vivace della società, lo dimostra qualsiasi statistica su scuola e professioni. È anche per questo che un tale movimento può portare il Presidente del Consiglio alle dimissioni. Non si tratta di mettere in discussione, come qualcuno sostiene, la libertà delle donne. "Certo che sono libere - insiste la Finocchiaro. Così come qualsiasi donna adulta che voglia prostituirsi senza costrizioni. Il problema è la concezione che Berlusconi ha del mondo femminile: usate per proprio capriccio, le donne gli vengono procacciate, lui ne diventa l'utilizzatore finale e poi le destina a cariche pubbliche. Ho sempre pensato che le donne nelle istituzioni non possono che far bene, ma non se sono oggetto di mercato. Le nostre figlie hanno lavorato per veder riconosciute le loro capacità, non per essere selezionate. Non si tratta quindi di una rivendicazione di genere, per questo a manifestare saranno anche gli uomini". Infine poche osservazioni sulla situazione politica. "Chiunque conosca la natura del potere berlusconiano - osserva la senatrice del PD - non può pensare che tutto finisca senza colpi di coda. Ma la modifica dell'articolo 41 della Costituzione è solo uno show e sul processo breve bisogna dire la verità agli italiani: processo breve non significa che la giustizia tornerà a funzionare, bensì che il Capo del Governo non andrà a giudizio". L'ultima riflessione delle Finocchiaro è sul federalismo. "La Lega tiene al laccio il Premier, ma sbaglia perché non è con lui che può fare il federalismo, perché Berlusconi e Tremonti hanno in testa un Paese in cui gli enti locali non contano niente, e l'azione di governo di questi mesi lo dimostra. Bossi sta solo cercando di raccogliere il maggior utile possibile prima delle elezioni, per potere spenderlo nei comizi. Non si arriverà a fine legislatura, Berlusconi è un uomo accerchiato".