(ASI) Calabria - “La legge elettorale calabrese è incostituzionale. La una soglia di sbarramento al 15% e l’introduzione del consigliere regionale supplente, il primo dei non eletti, che va a ricoprire il ruolo al posto del consigliere chiamato in giunta come assessore, che ha l’opportunità di rientrare in consiglio spodestando il ‘supplente’, hanno destato la perplessità dei tecnici del ministero degli Affari Regionali.
E la stessa assenza della parità di genere aggiunte ulteriori dubbi sul rispetto delle normative nazionali”. È quanto ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Marcello Taglialatela che ha illustrato l’interrogazione al ministro degli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta, firmata dal capogruppo Fabio Rampelli, durante i question time di oggi.
“Attualmente – ha aggiunto Taglilalatela - la legge è all’esame della direzione generale dei servizi elettorali del ministero dell’Interno. Tuttavia, le elezioni in Calabria ci saranno nell’autunno prossimo e anche se la nuova legge fosse impugnata in sede del consiglio dei Ministri questo non fermerebbe l’iter del voto configurando il rischio di svolgere le consultazioni sulla base di una normativa pesantemente a rischio di incostituzionalità.
“Ci conforta – ha concluso Taglialatela - che il Governo, con il ministro Lanzetta, abbia attivato tutte azioni istituzionali affinché il consiglio regionale vari una nuova legge. Ci auguriamo comunque che il Governo voglia, nell’ambito delle riforme, lavorare per rendere i sistemi elettorali meno difformi possibile gli uni dagli altri”.
Redazione Agenzia Stampa Italia