(ASI) Roma - Sono mesi che denuncio l’inerzia del sindaco Marino sulla questione. Meglio una firma sotto una delibera che per un Manifesto che rischia di restare carta straccia“Su questi temi in particolare occorre esseri seri e concreti, considerati sia la criticità del problema che il lavoro assiduo svolto dalle tante associazioni in favore dei cittadini affetti da patologie di gioco d’azzardo compulsivo.
Il sindaco Marino deve sapere che esiste una legge regionale che attende applicazione proprio da parte di Roma Capitale. Sempre il Sindaco sappia, prima di siglare atti significativi che rischiano però di restare carta straccia, che è proprio il Dipartimento comunale che deve provvedere alla redazione del regolamento comunale in base a quanto previsto dalla normativa”, questo quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, nel commentare la firma del sindaco Marino del Manifesto contro il gioco d’azzardo”.
“Non ci possiamo accorgere oggi del problema, esiste una mozione approvata nella scorsa consiliatura dall’Assemblea capitolina e, addirittura, una nota del 1990 a firma dell’allora Prefetto di Roma. Ulteriori input normativi sono stati dati dal decreto Sanità del 2012, nonché come detto dalla legge regionale approvata lo scorso anno. Siamo in ritardo di anni, auspicavamo una firma sotto a una delibera che sancisse un regolamento restrittivo sulle materie del gambling e invece ci troviamo a osannare l’ennesimo Manifesto che rischia di cadere nel dimenticatoio. L’ho denunciato settimane fa, la legge esiste e Marino si dia da fare”, conclude Santori.
Redazione Agenzia Stampa Italia