(ASI) "Se nemmeno quanto emerge dalle dichiarazioni di Frattini, è sufficiente per far dimettere il Presidente della Camera, è evidente che Fini conta su protezioni enormi."
Questa la dichiarazione di ieri del segretario de "La Destra", Francesco Storace che crea ancora più scalpore intorno alla vicenda.
Chi sono queste "protezioni enormi" di cui godrebbe il leader del Fli? A cosa si riferisce Storace nelle sue dichiarazioni?
I dubbi sollevati dal leader della partito della Destra potrebbero trovare, in relazione alle accuse del Premier alla magistratura, un riscontro più forte dopo la richiesta di archiviazione del caso di Montecarlo da parte della Procura romana nei confronti di Fini, definendo oggi irrilevanti le carte presentate dal Ministro degli Esteri Frattini durante l'interrogazione parlamentare di ieri.
Probabilmente il "polverone" politico sollevatosi questi giorni farebbe pensare al solito gioco di attacchi e contrattacchi tra politici di maggioranza e opposizione per screditarsi a vicenda. Tutto sembra precipitare dopo la riconferma del Governo dello scorso 14 dicembre, quando i Finiani insieme a Rutelli e Casini hanno formato il Terzo Polo cercando di boicottare la maggioranza a colpi di voti in Parlamento, ne è passata di acqua sotto i ponti. A margine di ciò lo scontro avviene in diversi ambiti. Primo fra tutti il caso Ruby che vede invischiato il Presidente del Consiglio in uno scandalo a sfondo sessuale con il coinvolgimento sembra anche di minorenni. A questo vanno aggiunte le primarie a Napoli del Pd, dove sono volate accuse di brogli e compravendita di voti, le carte presentate da Frattini circa le società off-shore di S.Lucia, le accuse dei pentiti nell'ambito del processo fiorentino a Tagliavia che descrivevano il Premier come uno dei mandanti delle stragi degli anni '90 ed infine le telefonate in diretta del Cavaliere che non si è risparmiato, insieme al suo schieramento, di lanciare forti accuse complottistiche nei confronti della magistratura milanese; il tutto condito dai "ricatti" della Lega fatti a Berlusconi per ottenere il Federalismo fiscale in cambio di non arrivare alle elezioni anticipate.
Ormai il Caso Ruby è nella bocca di tutti: le televisioni e i giornali italiani non hanno mai attaccato il Premier come in questi giorni, screditandosi automaticamente vista l'indifferenza che ha caratterizzato in passato gli organi di stampa nei confronti delle vicende giudiziarie e personali del Presidente del Consiglio.
Che al Cavaliere piacessero le donne lo si sapeva ed che sia circondato da belle femmine è del tutto normale. Ma i critici del presidente del consiglio vedono nelle attenzioni rivolte da Berlusconi alla giovane napoletana Noemi Letizia e la storia dell'escort Patrizia D'Addario, per le modalità come sono avvenute dei comportamenti di Berlusconi che giudicano del tutto illegali. Inoltre i suoi detrattori ritengono che queste vicende rosa non rendano onore al Presidente del Consiglio e gettino discredito persino all'Italia. Però Berlusconi di fronte a queste dure accuse che vogliono colpire la sua immagine, reagisce e nelle sue dichiarazioni denuncia che nei suoi confronti è in atto un grande accanimento al fine di rifrenare le riforme che il suo governo vuole portare a termine. Allora, ci si domanda dove sta le verità? Di certo si può affermare che stiamo assistendo ad uno scontro politico in atto che ha superato ogni limite di guardia. Ma a chi giovi tale situazione?
Per cui, ritornando all'affermazione di Storace e seguendo il principio che "la verità sta nel mezzo", di sicuro, andando ad osservare il calderone degli eventi che sisusseguono freneticamente, qualcosa si sta muovendo nel nostro Paese.
Un'altra domanda che sorge spontanea è: ammettendo che ci sia un fondo di verità nelle ultime inchieste , così come l'idea di un complotto tanto decantata dal Cavaliere, saranno le stesse presunte protezioni di cui dispone Fini a tessere l'agenda della vita politica italiana?
Esistono ingerenze estere verso l'operato di Berlusconi? Il Presidente ha per davvero collezionato le antipatie di alcuni governi per la sua politica estera ed energetica. improntata ad una maggiore autonomia ed indipendenza dai potentati economici?
Gli storici accordi commerciali fatti con la Libia di Gheddafi dal "servo di Putin" (come è stato definito Berlusconi nei documenti di Wikileaks) e i patti del 15 maggio del 2009 quando l'Italia per la prima volta nel dopo guerra si è legata alla Russia con l'accordo per il passaggio sul suolo nazionale del gasdotto Southstream e per la creazione di SeverEnergia, accordo tra Gazprom, Eni ed Enel, hanno di sicuro intaccato la figura del Premier oltreoceano, creando il malcontento di quelle super-potenze alle quali l'Italia è legata?
Forse la situazione potrebbe essere compresa meglio cercando di scoprire se gli "inghippi" di Berlusconi sono usati a puntino da parte dell'opposizione, mossa dall'esterno, per cause molto più grandi di un "semplice" scandalo sessuale?
Per onestà è difficile di fronte a queste complesse controversie dipanare i dubbi e vedere bene la realtà. Però un fatto è palese, qualcosa di grave sta succedendo alle nostre istituzioni e al nostro paese. Viviamo un periodo di estrema decadenza e la si riscontra quando la stabilità o l'instabilità politica dell'esecutivo di una nazione viene misurata, non dalle capacità e dagli atti concreti del governo, bensì dalla cronaca rosa a sfondo erotico del premier. Se fossero davvero di riferimento questi parametri, questa deriva negativa oltre che interdetti, preoccuperebbe assai le persone serie. Ciò sarebbe la dimostrazione che “mala tempora currunt...” .