(ASI) E’ in atto una vera e propria “invasione” da parte di immigrati e i rischi per la salute e l’ordine pubblico non possono essere ignorati. L’Italia non è il “tappetino fuori dalla porta” di casa dell’Europa.
<< L’Italia non è il tappetino che si tiene fuori della porta di casa >> dichiara Roberto Fedeli, portavoce dell’Associazione politico-culturale “DESTRA POPOLARE per l’ITALIA” << l’Unione Europea, sempre pronta a tenere sotto la lente d’ingrandimento i nostri conti pubblici, deve dare un contributo ben più sostanzioso in termini economici e di mezzi per affrontare quella che è ormai una vera e propria invasione da parte d’immigrati. La situazione si è fatta ancor più difficile da quando, in modo ideologico, è stato abolito il reato di clandestinità. Se dall’inizio dell’anno sono giunti in Italia oltre 20.000 migranti e, come dichiarato dal ministro Alfano ce ne sono potenzialmente quasi seicentomila in arrivo, si pone un problema gravissimo con pesanti ripercussioni dal punto vista dell’ordine pubblico, della salute oltre che economico. Affrontare questa emergenza costa 300.000 euro il giorno e gli aiuti economici europei non sembrano essere sufficienti per garantire la “solidarietà” e l’assistenza che solo l’Italia in realtà è impegnata a dare. Se l’accoglienza è un dovere da cui ci si può esimere è altrettanto vero che lasciando la porta di casa sempre aperta può entrare chiunque, con cattive e buone intenzioni, sano o malato, in buona o in cattiva fede… L’Italia vive un momento di profonda crisi economica con un terzo della popolazione a rischio povertà ed è un dovere anche garantire i diritti dei cittadini che sono nati nel territorio nazionale e cui necessita solidarietà e aiuto. Gli euroburocrati non possono dunque far finta di nulla e lavarsi la coscienza con gli 80 milioni di euro dell’Agenzia delle frontiere “Frontex” devono assumersi tutti equamente l’onere dell’accoglienza e non considerarci come l’unico approdo per i “clandestini”, se è vero che la Germania vuole approvare una norma per espellere anche i cittadini europei privi di lavoro da più di sei mesi >> conclude il portavoce dell’Associazione politico-culturale “DESTRA POPOLARE per L’ITALIA” Roberto Fedeli << non è ammissibile che solo in Italia si debba dare asilo a chiunque in modo incondizionato e quasi “obbligatorio”. Il 1° luglio inizierà il semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea e bisognerà battere forte i pugni sul tavolo per chiedere ed ottenere considerazione e rispetto ! >>