(ASI) Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, non si è lasciato scappare l'occasione di rispondere alle tante critiche che l'Anm ha sollevato nei confronti dell'esecutivo.
"Le resistenze corporative e l’incapacita’ di fare squadra sono un ostacolo che arriva da piu’ parti a qualsiasi tentativo di riforma del sistema giudiziario italiano"- ha affermato il guardiasigilli- "Si tratta di un percorso di riforma difficile, perche’ destinato ad incidere su una realta’ molto complessa, su diritti inviolabili dell’uomo e garanzie di sicurezza e di liberta’ che devono essere comunque assicurate, ma anche su rendite di posizione, su privilegi duri a morire, su posizioni di retroguardia che si limitano ad ostacolare ogni proposta, bollandola a priori come inefficaci".
Tuttavia Alfano ha osservato che "questi tre anni a contatto con tantissimi magistrati mi confortano nella convinzione che la gran parte dei giudici italiani fa dell’impegno disinteressato, del riserbo, dell’equilibrio, del senso di umanita’ e della saggezza delle loro decisioni una regola professionale e di vita quotidianamente esercitata".