(ASI) “Gentiloni sappia che volere un'altra Europa non significa essere contro l'Europa. Al proposito ricordo che quando la sinistra comunista di cui il suo partito è erede stava con l'Unione sovietica e il Patto di Varsavia l'area culturale di cui sono espressione invocava l'Europa nazione.
Un concetto molto diverso da questa Unione che vede i suoi figli più poveri mendicare per strada, i suoi imprenditori suicidarsi, i suoi giovani emigrare. Ed essere contro questo euro con un cambio con il dollaro quasi doppio rispetto al momento della sua adozione (con la ricchezza che invece di raddoppiare si è dimezzata) non significa essere contro una moneta unica europea, ma non accettare dogmi e fare scelte che tutelino il popolo italiano e il suo diritto al benessere e alla crescita. L'Italia non ha bisogno di partiti che vadano in Europa a fare l'inchino alla Merkel, ma di movimenti che abbiano voglia di rappresentare il popolo italiano e non i poteri forti, le banche e la grande finanza. Per avere questa ambizione ci vuole coraggio, chi non lo detiene abbia almeno la compiacenza di tacere”. È quanto dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli alle affermazioni rilasciate dal deputato del Pd Paolo Gentiloni su Fdi.
Redazione Agenzia Stampa Italia