(ASI) Ho consegnato di persona al Quirinale un appello al Presidente Napolitano perché non firmi la cosiddetta legge Delrio in quanto palesemente contraria alla natura democratica della Repubblica, alla sovranità popolare, all’uguaglianza fra i cittadini, al decentramento amministrativo e alle autonomie locali, tutti principi sanciti dalla Costituzione, in particolare dagli articoli 1, 3, 5, 48, e all’intero Titolo V.
Mi riferisco ai ’sindaci metropolitani’, imposti a 10 milioni di italiani che non hanno la possibilità di influire, neppure indirettamente, sulla loro scelta, all’interruzione anticipata del mandato dei consiglieri provinciali, mentre i presidenti restano in carica. Inaccettabile anche l’imposizione di una persona, eletta per fare il sindaco, a fare un’altra cosa, in pratica il presidente di provincia: con questo principio il sindaco della più grande città italiana, o il presidente della regione più grande, potrebbero proclamarsi Presidente della Repubblica"
Redazione Agenzia Stampa Italia