(ASI) “Nuovo premier, stesso copione. Come Monti e Letta anche Matteo Renzi si è recato a Berlino, a pochi giorni dalla nomina, per rassicurare la vera ‘padrona’ della nostra economia e dell'Europa Angela Merkel. Nessun azzardo, grande timidezza, non propria al politico toscano.
Il disavanzo al 2,8%? troppo poco per rimettere in gioco per davvero il sistema-Italia. Ancora una volta, dunque ci inchiniamo alla Germania con eccessiva riverenza. Renzi si dice soddisfatto, noi siamo invece estremamente preoccupati da vincoli che rischiano di pregiudicare la ripresa”, lo dichiara il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore di Forza Italia in Sicilia. “Solo Silvio Berlusconi ebbe il coraggio di parlare chiaramente a Berlino e a Parigi – prosegue Gibiino –, denunciando una politica ad esclusivo favore dei potenti che schiacciava e schiaccia i membri più deboli dell’Unione. Un coraggio e una determinazione che sono costati cari al nostro presidente ed al nostro Paese, messi alla porta dal duo Merkel-Sarkozy, impegnato a preservare la situazione di privilegio per Germania e Francia. Oggi qualcosa è cambiato, la Germania ha infatti spazzato via anche Parigi e comanda da sola. All'Italia, Paese fondatore dell'Europa, l'obbligo di riportare tutto al rispetto dei patti, alla tutela dell'Unione e dei suoi singoli componenti, siano essi forti siano essi deboli. L'Europa modifichi i limiti del 3% che lei stessa si è imposta e riavvii sviluppo e crescita”.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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