(ASI) Sono state tante le polemiche sollevate dal PD a seguito della telefonata che ieri il Presidente del Consiglio Berlusconi ha fatto in diretta alla trasmissione "L'Infedele" condotta da Gad Lerner.
Prima a parlare è stata Rosy Bindi che ha affermato: "“Non so quale arbitro potrebbe sanzionare il Presidente Berlusconi per la gravissima aggressione verbale che ha inflitto ieri sera a Gad Lerner nel corso della puntata dell’Infedele. So per certo che i suoi blitz televisivi sono l’espressione violenta della sua inadeguatezza, politica e morale. A Gad, alla redazione e agli ospiti insultati e minacciati dal Capo del governo la mia solidarietà. Stiamo superando- ha aggiunto la Bindi- il livello di guardia della tenuta democratica del Paese. Il governo è nelle mani di un Cavaliere dimezzato dagli scandali che anziché provare la propria innocenza davanti ai giudici, come vuole la Costituzione, tenta di delegittimare e intimidire chiunque voglia ragionare sulla verità dei fatti e lo richiama alle proprie responsabilità. Berlusconi se ne deve andare al più presto, prima che siano definitivamente compromesse la dignità delle Istituzioni, la credibilità dell’Italia e il rispetto delle più elementari regole di convivenza civile”.
"L'incredibile e vergognosa telefonata di insulti fatta da Berlusconi a Gad Lerner, nella trasmissione de l'Infedele andata in onda ieri sera, segnala un allarme grave per la democrazia italiana. E' come se in un edificio che comincia a crollare venissero giù, per cominciare, cornicioni e balconi." Questo invece il commento di Vincenzo Vita, vicepresidente della commissione cultura del Senato e componente della commissione di Vigilanza Rai che ha continuato: "L'ossessione interventista del premier nelle trasmissioni televisive impone una regolazione adeguata. La Tv non un juke box e non fu inventata per permettere al 'dittatore' di turno di sovrastare ogni libera discussione, senza condizioni effettive di parità. Siamo oltre il limite di guardia. Attenzione, la misura è colma. Le autorità competenti dovrebbero esaminare a fondo tale vicenda, perché non c'è niente di peggio dell'assuefazione al male. Se ne trae anche la conclusione, però, che la campagna elettorale è ormai iniziata a tutti gli effetti. Solidarietà, ovviamente, a Gad Lerner che ancora una volta ha dimostrato rigore, autorevolezza e serietà".
Anche Matteo Orfini, responsabile delle relazioni istituzionali della Fondazione ItalianiEuropei, ha espresso il suo disappunto circa l'intervento in diretta del Premier affermando:"L’incursione di ieri sera a “L’infedele” è una lampante dimostrazione dell’inadeguatezza di Silvio Berlusconi a ricoprire la carica di premier. Con la violenza dei toni e delle espressioni utilizzate sia nei confronti del conduttore Gad Lerner che delle ospiti donne, la totale negazione di qualsiasi forma di contraddittorio, il premier non ha solo confermato la sua incapacità di rispettare la più elementare grammatica del pluralismo. Ma anche dato segno che la disperazione in cui lo hanno precipitato le inchieste milanesi è tale da precludergli la serenità necessaria a guidare un governo. Berlusconi conferma anche che gli unici temi che gli stanno a cuore sono i suoi problemi giudiziari, per occuparsi dei quali ha bloccato il Paese. Chi si ricorda un intervento telefonico del premier su un argomento che non fosse lui stesso?"