(ASI) “Il Comitato parlamentare per la messa in stato d’accusa non ha potuto che prendere atto della assoluta inconsistenza delle imputazioni rivolte al presidente Napolitano dal M5S contenute nella richiesta di impeachment.
Se c’è stato qualcuno a manifestare atti eversivi nei confronti dello Stato di diritto questo qualcuno è solo Grillo e il suo facinoroso movimento che continua a perseverare nel disprezzo delle istituzioni repubblicane. “ Lo ha detto
Roberto Speranza, capogruppo PD alla Camera dei Deputati.
Per la Vice presidente del Senato,
Valeria Fedeli " La notizia dell'archiviazione della richiesta di impeachment nei confronti del Capo dello Stato è la conferma della infondatezza delle accuse mosse dal Movimento 5 stelle, accuse perlomeno ridicole. Tuttavia l'attacco di questi giorni contro il Capo dello Stato è a dir poco preoccupante. Secondo il giornalista Alan Friedman, e alcuni esponenti di Fi, il presidente avrebbe ordito nell'estate del 2011 oscure "trame" ai danni del Paese, un "complotto" che, nella sua lettera apparsa oggi sul Corriere della sera, Napolitano riduce a puro fumo. Secondo Friedman, infatti, il Presidente sarebbe "reo" di aver sondato la disponibilità di Mario Monti per la Presidenza del Consiglio mentre il paese stava attraversando un'acutissima crisi economica. Voglio ricordare che nel novembre del 2011 il governo Monti è stato regolarmente votato dal Parlamento della Repubblica! Nessuna trama occulta, dunque. Anzi. Il Presidente Napolitano ha rappresentato in questi anni, e rappresenta oggi, una garanzia e un punto di riferimento per la democrazia del paese."
“Infondata la richiesta di impeachment oggi, così come infondati erano lo scoop e il golpe di ieri. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a dispetto di chi fa politica attaccando ogni giorno le istituzioni, è e resta il più alto rappresentante di una nazione che affronta ogni passaggio con gli strumenti della democrazia. Così, con la decisione del Comitato per la messa in stato d'accusa del Capo dello Stato, che ha archiviato come "manifestamente infondata" la richiesta del M5S con 28 voti favorevoli e 8 contrari, si conclude un altro tentativo di fare confusione, di creare disorientamento e tentare di delegittimare coloro che nelle istituzioni operano con serietà e rispetto delle regole”. Lo dice
Marina Sereni, vice presidente della Camera dei Deputati, che continua: “Non stupisce ma certo inquieta il fatto che, dalle prime reazioni, ci sia chi non accetta il responso democratico, nell’ormai consueta accoppiata Brunetta-M5S. La richiesta di messa in stata d'accusa ha fatto il suo corso e si è dissolta come neve al sole, vogliamo esprimere la nostra vicinanza al Presidente Napolitano al quale, come si capisce benissimo anche dalle ricostruzioni di queste ore, tutti dobbiamo essere grati”.
Walter Verini, componente del Comitato bicamerale per i procedimenti di stato d'accusa, commenta: "La larghissima maggioranza che ha seppellito per manifesta infondatezza la richiesta di impeachment del Capo dello Stato ha confermato tutta la strumentalità e l'inconsistenza dell'iniziativa dei 5 Stelle contro Giorgio Napolitano. In questi giorni di lavoro del Comitato sono stati demoliti contenuti e presupposti del procedimento, fondato solo sulla volontà del Movimento di Grillo di colpire il perno fondamentale della nostra democrazia. Non ci sono riusciti ed è stato molto positivo che per archiviare questa manovra si sia pronunciato un arco davvero amplissimo di forze. Più in generale, credo che il Presidente della Repubblica, anche in relazione agli attacchi immotivati di queste ore sulla situazione del 2011, meriti solo la riconoscenza degli italiani per il ruolo di rigore, equilibrio e garanzia che ha svolto e svolge nell'interesse del Paese e nel rispetto della Costituzione".
"I pretestuosi attacchi al Presidente della Repubblica subiscono i primi contraccolpi. La decisione di archiviare la richiesta di impeachment fa onore al Parlamento che dimostra di saper difendere la più alta carica dello Stato da aggressioni strumentali e di parte. Gli stessi attacchi che oggi vengono dal coordinatore di Forza Italia Giovani Toti: poco avvezzo alle aule, pretenderebbe un Presidente a difendersi davanti a deputati e senatori. Lasciamo il capo dello stato fuori dalla mischia e sosteniamolo semmai nel duro lavoro che ogni giorno porta avanti per difendere il paese dal populismo e dalla demagogia. Quello stesso Napolitano a cui meno di un anno fanno – sarebbe bene ricordarlo – ai cui abbiamo chiesto a gran voce di farsi rieleggere.
Lo ha dichiarato
Andrea Martella, vice presidente Gruppo Pd Camera dei Deputati.