Nell’ultimo triennio, così,il calo dei consumi delle famiglie toccherà quota -9,2%.
Una diminuzione impressionante, che equivale ad una caduta della spesa di queste ultime di circa 65,4 miliardi di Euro.
Altro indicatore estremamente negativo è quello relativo all'andamento dei consumi alimentari: solo nel 2013, una famiglia composta da 3 persone ha ridotto mediamente la propria spesa alimentare di 309 Euro annui, oltre metà di quanto tale famiglia spende per l’alimentazione in un mese.
Un segnale estremamente indicativo delle condizioni di difficoltà vissute dai cittadini: la domanda relativa al settore agroalimentare è, infatti, tradizionalmente considerata anelastica proprio perché è l'ultima ad essere intaccata in una situazione di crisi.
A risentire di tale tendenza è l'intera economia, che da anni deve fare i conti con una forte contrazione della domanda di mercato, che porta purtroppo, come continuiamo a sottolineare da anni, all'aumento di fallimenti, disoccupazione e cassa integrazione.
Una situazione allarmante, che merita la priorità assoluta da parte del Governo.
"Per questo chiediamo risposte concrete in termini di crescita dell'occupazione, in particolar modo quella giovanile e di rilancio della domanda interna, attraverso una detassazione a favore delle famiglie a reddito fisso." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Ci aspettiamo che tutte le risorse ricavate attraverso la lotta agli sprechi, alle inefficienze ed ai privilegi, nonché attraverso il contrasto all'evasione fiscale siano vincolate a tali scopi.
AGRICOLTURA/M5S: “PAC? Massimizzare l'impatto delle risorse disponibili per sostenere i "veri" agricoltori! Presto presentazione di proposte concrete al Governo”
“Purtroppo gli organi di informazione riportano di più o meno legittime bagarre in aula o indiscrezioni, spesso di carattere personale, su questo o quel deputato, mentre raramente parlano del lavoro che stiamo facendo per risolvere problemi ed individuare soluzioni”. Lo dichiara Filippo Gallinella, deputato umbro del Movimento Cinque Stelle, insieme ai suoi colleghi pentastellati componenti della Commissione Agricoltura a Montecitorio.
“La politica agricola comune per il prossimo settennio – proseguono i deputati pentastellati - sta entrando nel vivo con l'approvazione, avvenuta lo scorso dicembre, dei regolamenti comunitari. Stiamo lavorando da tempo, anche attraverso l'elaborazione dei dati forniti da AGEA (che alleghiamo in uno schema), per mettere a punto una serie di proposte che riguardano aspetti di cruciale importanza come la definizione di agricoltore attivo e la scelta delle produzioni da ammettere agli aiuti accoppiati. In questo lavoro – aggiungono - abbiamo coinvolto professionalità del mondo accademico, associazioni professionali, e agricoltori e a breve lo presenteremo ed impegneremo formalmente il Governo a valutare le nostre proposte”.
“Riteniamo indispensabile massimizzare l'impatto delle risorse disponibili al fine di sostenere i "veri" agricoltori ed evitare di concedere sostegni a soggetti che solo occasionalmente o marginalmente svolgono attività agricola. Non intendiamo certo - sottolineano i parlamentari M5S - trascurare il prezioso apporto dei tanti agricoltori che con il loro lavoro, anche part-time, contribuiscono alla conservazione e alla vitalità delle zone rurali, ma non possiamo prescindere dalla necessità di considerare la realtà per quella che è: il nostro sistema agricolo, caratterizzato dalla presenza di numerose aziende di piccole e piccolissime dimensioni è destinato a scontare un crescente svantaggio competitivo nei confronti dei grandi produttori mondiali di commodities agricole”.
“Sembra – concludono i deputati agricoli del cinquestelle - che il presidente Obama verrà a marzo a discutere dell’accordo di libero scambio Ue-USA che, in assenza di opportune salvaguardie per il comparto agricolo come già da noi denunciato in un’interpellanza parlamentare, metterà a rischio chiusura molte piccole aziende schiacciate da un'impari competizione con i grandi farmers statunitensi; senza considerare l’elevatissima possibilità di una massiccia introduzione in Europa di OGM, sulla quale è ormai nota la nostra contrarietà”.
Commissione Agricoltura M5S