(ASI) Chieti - La mattina del 22 gennaio 2014 i commercianti di Chieti e Provincia in un corteo che ha unito tutte le maggiori sigle di categoria ("Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti Chieti), hanno protestato contro l'aumento delle tasse che ha colpito sopratutto il commercio e le libere attività a causa dei balzelli messi dal Governo centrale che stanno strangolando le famiglie, il piccolo commercio e le imprese.
Alla manifestazione ha aderito anche il Coordinamento 9 Dicembre di Chieti. Anche il Sindaco di Chieti Umberto Di Primio in rappresentanza dell'associazione dei Comuni D'Italia ha annunciato che protesteranno a breve a Roma per l'impopolare politica dei tagli del Governo centrale che sta strangolando anche i Comuni e gli enti pubblici territoriali in genere costringendoli a mettere assurde tasse al Popolo. La verità è che il regime oligarchico al potere a Roma anziché tagliare le spese del Governo Centrale, come autoblu, privilegi vari, stipendi e pensioni da favola che continuano ad aumentare, riducono falsamente i costi, tagliando i fondi sopratutto agli enti pubblici territoriali più vicino al popolo come Province e Comuni che non riescono più a svolgere adeguatamente il loro servizio per il cittadino, imponendogli assurdi vincoli di bilancio che costringono questi enti, che hanno avuto il taglio di oltre il 50% delle risorse dallo Stato Centrale a mettere pesanti balzelli, cosa che ne le amministrazioni locali, ne il popolo sono più disposti a sopportare.
Grazie al cielo di questo sono consapevoli pressoché tutti, anche i commercianti e le associazioni che li rappresentano che oggi hanno correttamente rivolto la loro protesta sopratutto contro le tasse imposte dal governo centrale, con lo slogan del corteo: "NO ALLE TASSE DEL GOVERNO", "NON VOGLIAMO PAGARE PIU'". A tal proposito, sono stati esposti anche i seguenti significativi ed eloquenti striscioni: "NON VOGLIAMO MORIRE DI TASSE" e "STATO ASSENTE PAGA SOLO LA BRAVA GENTE".
Di certo non saranno contenti coloro che all'opposizione nell'arena politica cittadina avrebbero magari voluto strumentalizzare la protesta dei commercianti per fini elettoralistici prevalentemente contro il Comune di Chieti, anch'esso in realtà vittima dei pesanti tagli imposti dallo Stato centrale. In questo momento non ci possiamo permettere simili divisioni fra popolo, associazioni di categoria ed enti locali che devono marciare tutti uniti e compatti contro lo scellerato suicidio della Nazione e dello Stato italiano che vorrebbero compiere gli oligarchi che siedono sulle poltrone del Governo centrale che non possono di certo sovvenzionare più i piccoli risparmiatori come le famiglie, i commercianti e le piccole imprese che sono stufi di essere trattati all'occorrenza come dei bancomat.
Prossimi eventi 9 febbraio a Roma il Coordinamento "9 Dicembre" per la "Marcia della Libertà" e il 18 le sigle dei commercianti, mentre a fine mese i Sindaci. Si preannuncia sicuro un febbraio caldo quello prossimo venturo per il nostro Paese.
Stasera le interviste sulla manifestazione.
Foto di Diego Torello gentilmente concessa ad A.S.I.