(ASI) Sempre nell'occhio del ciclone la vicenda che in questi giorni ha visto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi indagato per prostituzione minorile.
Dopo la video-dichiarazione del Cavaliere nel quale attaccava fortemente la magistratura, considerata strumentalizzata e politicizzata, denunciando la privacy violata dagli uffici giudiziari per cercare di screditarlo e destituirlo, è il Pd che si scaglia contro il Premier e i suoi sostenitori.
Sono stati tanti gli esponenti del Partito Democratico che nelle ultime ore hanno preso parola per esprimere il proprio disappunto circa il comportamento di Berlusconi in risposta alla vicenda giudiziaria nella quale è coinvolto.
Il Presidente dei Senatori Pd, Anna Finocchiaro ha dichiarato:" "E' inaudito minacciare ritorsioni contro magistratura. Chi e' responsabile in maggioranza se ne renda conto. Non entro sulle affermazioni che riguardano i suoi rapporti con giovani donne. Ma trovo inaccettabili, pericolose e fuori da qualsiasi limite le parole di Berlusconi su giustizia, magistratura e giudici.,Se c'e' qualcuno che calpesta le leggi e la nostra Costituzione e che si mette sotto le scarpe la dignita' delle istituzioni italiane, e e' proprio lui, non i magistrati italiani. Quello di Berlusconi- continua- e' un ulteriore attacco gravissimo ad un potere dello Stato che non possiamo tollerare. Sono le parole di un uomo fuori da ogni controllo che ha perso la testa di fronte a quanto sta avvenendo. Altro che divertirsi! Questo uomo deve dimettersi al piu' presto e, a proposito di "responsabilità' "di cui tanto si parla in questi giorni in Parlamento, mi rivolgo a chi nella maggioranza ha ancora un minimo di senno: Berlusconi e' pericoloso per il nostro Paese e per le nostre istituzioni democratiche ed e' necessario che anche nel centrodestra se ne rendano conto. E' davvero grottesco- conclude- che invece di preoccuparsi per come umilia con i suoi comportamenti l'Italia, Berlusconi non trovi di meglio che attaccare in maniera eversiva, minacciando ritorsioni e dicendo ennesime bugie, le istituzioni del nostro Paese. Dovrebbe vergognarsi".
Luigi Zanda, vice Presidente del Gruppo Pd al Senato, trova, come la Finocchiaro, inaccettabili le minacce rivolte dal Premier alla magistratura, affermando a riguardo: ""Nel suo ultimo video messaggio Berlusconi ha detto: 'Io vorrei andare subito dai giudici'. E' una dichiarazione di straordinaria impudenza. Da vent'anni Berlusconi non fa altro che trovare ogni stratagemma per non presentarsi mai ai giudici e per non rispondere alle numerosissime e gravi imputazioni che gli sono state sempre contestate sempre sulla base di consistenti elementi di fatto. Sentire adesso Berlusconi - ha continuato Zanda - dire di voler andare subito dai giudici, la dice lunga sulla credibilità degli argomenti che porta per difendersi dalla valanga di fatti riportati nella documentazione inviata dalla Procura di Milano al Parlamento. L'unica verità di quel video è la minaccia finale di Berlusconi di ritorsioni alla magistratura"
"Ci si aspetta dal presidente del Consiglio un’unica cosa: andare a esporre le sue ragioni davanti alla magistratura." Esordisce così in un comunicato, in linea con gli altri esponenti del Pd, il Senatore Vincenzo Vita che ha continuato: " L’utilizzo improprio e selvaggio del potere mediatico, di cui dispone in modo clamoroso, rende ancora una volta preminente la logica del regime autoritario. Per di più, va ricordato, che l’Autorità di garanzia per le telecomunicazioni aveva espresso un parere assai netto nei riguardi della trattazione nei media di argomenti oggetto di indagine della magistratura. E inoltre si violano le regole minime del pluralismo, essendo i messaggi “autogestiti” privi di contraddittorio. Una sola speranza si leva in queste ore: la disobbedienza civile, vale a dire la non messa in onda di questa grave e surreale ondata di trash news.