(ASI) Non bastavano le pesanti ricadute a cui i cittadini dovranno far fronte sul piano fiscale, ai maggiori costi si aggiunge anche un intollerabile clima di incertezza, che sta sfociando in vero e proprio panico.
Si è creata infatti una sovrapposizione di scadenze che ha portato molti cittadini in uno stato di totale caos. Negli ultimi giorni i nostri sportelli sono stati subissati di richieste di chiarimenti ed informazioni da parte di cittadini confusi ed incerti su cosa, come e quando pagare.
Anche i centri di assistenza fiscale, presi d’assalto, denunciano da giorni una situazione insostenibile.
L’ulteriore preoccupazione riguarda i ritardi: la scadenza del 24 si avvicina, ma nonostante ciò molti cittadini che dovranno pagare entro tale data la Tares lamentano di non aver ricevuto ancora gli appositi modelli (bollettino+F24).
I comuni interessati devono rispondere al più presto o rinviando la scadenza imminente o non facendo pagare alcuna mora o sanzione a coloro che ricevessero i bollettini in ritardo.
“Non è possibile che a pagare per l’inefficienza e la disorganizzazione siano i cittadini.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Se le istituzioni competenti non agiranno immediatamente per fare ordine e chiarezza siamo pronti a intervenire, se necessario anche per vie legali, chiedendo danni e risarcimenti per i cittadini impossibilitati a pagare entro la scadenza fissata.
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