(ASI) Chieti - A seguito del servizio del TG1 Rai che ha gettato fango e discredito sul Policlinico "S.S. Annunziata" di Chieti e dell'intervista che abbiamo fatto alcuni giorni fa al Manager della Asl di Lanciano - Vasto - Chieti, il Dott. Francesco Zavattaro (
intervista a Zavattaro), abbiamo aperto una inchiesta giornalistica per accertare la verità sulla vicenda dei trasferimenti dei reparti in seno alla Asl.
Così, con due note, una del 7 e una del 13 novembre 2013 abbiamo fatto istanza per accedere alla delibera del 7 corrente mese prot. n. 67985- CH dell' "Azienda Sanitaria Locale n.2 Lanciano - Vasto - Chieti" (ASL) avente come oggetto: "Riorganizzazione area medica dai presidi ospedalieri di Chieti e Ortona" e abbiamo potuto constatare che effettivamente, anche se ufficialmente "per ora" solo in via provvisoria, alcuni reparti del Policlinico "S.S. Annunziata" di Chieti verranno riconvertiti, soppressi o ricollocati nella struttura ospedaliera di Ortona, a causa dell'inagibilità di alcuni ale dell'ospedale teatino.
In particolare si parla della conferma della UOC di Clinica Medica, la riconversione della UOC di Patologia Medica nel Programma denominato "Attività di medicina per intensità di cure ad indirizzo geriatrico", la collocazione temporanea della UOC Clinica Geriatrica presso il P.O. di Ortona con la soppressione della UOC di Semeiotica Medica.
Si apprende inoltre dalla delibera che il processo di riordino in atto costituisce la risultante dei piani di razionalizzazione indicati dai recenti atti commissariali nonché la logica prosecuzione delle iniziative già intraprese per effetto delle determinazioni di cui alla deliberazione aziendale n. 2093 del 28 Dicembre 2012, avente ad oggetto: "Presa d'atto della relazione integrativa in data 19/11/2012 trasmessa dalla STIN srl. Presa d'atto della relazione in data 27.12.2012 della D.M.O. di Chieti e della U.O.C Investimenti, Patrimonio e Manutenzione. Provvedimenti consequenziali". La STIN per intenderci è la ditta che ha dato il parere tecnico sull'inagibilità di alcune ale dell'ospedale teatino.
Un altro scippo ai danni della città, questa volta architettato da chi vuole tutelare interessi diversi da quelli della collettività con la complicità di chi non si oppone nelle alte sfere? Lasciamo a voi lettori trarre le conclusioni sul reale peso della politica di Chieti in ambito abruzzese e in seno alla stessa Provincia teatina e su qual'è il reale ruolo che i poteri forti dell'economia e della politica voglio riservare alla "Città d'Achille" per il prossimo futuro.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia
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