(ASI) «L’allarme dell’Inps sulla sostenibilità dei suoi conti nasce dalla gestione criminale dei politicanti della Prima Repubblica, che negli anni hanno sempre distribuito favori e prebende per ottenere consenso elettorale e hanno scaricato il peso delle loro decisioni scellerate sulle spalle delle generazioni future. Fin dalla riforma Amato del 1992, il sistema pensionistico italiano è stato oggetto di una lunga serie di modifiche, tutte incentrate però a recuperare risorse dalle pensioni future senza intaccare i cosiddetti “diritti acquisiti” dei pensionati d’oro. All'appello del presidente Mastrapasqua non segua dunque l’ennesima riforma diretta a penalizzare ulteriormente i giovani, che sono stati già condannati ad andare in pensione in media a 70 anni con un pensione da fame» È quanto dichiara il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «Il Parlamento abbia il coraggio di schierarsi una volta per tutte contro privilegi e rendite di posizione, per dare un forte segnale di giustizia ed equità tra le generazioni. Per questo, chiediamo a tutte le forze politiche di sostenere la proposta di legge di Fratelli d’Italia ora all’esame della Commissione Lavoro di Montecitorio e che prevede di fare una cosa molto semplice: ricalcolare i contributi per tutte le pensioni che superano 10 volte la pensione minima. Se i contributi non sono stati effettivamente versati, la parte eccedente viene tagliata e destinata ad aiutare i giovani e le pensioni minime e di invalidità», ha aggiunto il capogruppo alla Camera di Fdi.