(ASI) Il centrodestra potrebbe ritrovare il suo slancio nei giovani? Sì, almeno secondo uno dei dirigenti nazionali di Giovane Italia, Ulderico De Laurentiis.
De Laurentiis perché ha scelto di restare nel PdL?
Il colpo elettorale di Grillo, la nascita del governo di larghe intese, la situazione di generale confusione che si viveva fino a pochi mesi fa mi ha spinto a restare nel partito unitario, per senso di responsabilità e anche per appartenenza ad una Comunità, cosa che non mi ha impedito di continuare a lavorare, ma anche osservare un mondo in mutamento.
Un ragazzo di Giovane Italia come vive la situazione attuale?
Continua a darsi da fare pur restando in una realtà che non ha mai visto un congresso e che resta allo stato attuale una sigla che non ha mai completato il suo percorso transitorio, anzi resta monca, dopo l’uscita di alcuni esponenti di vertice della cosiddetta “diarchia”. Giovane Italia non è una proprietà privata, è il frutto di un percorso di condivisione comune tra Azione Giovani e Giovani per la Libertà. Un percorso che a differenza del PDL, nasce paritario 50/50 e non 70/30.
Dalla scissione di FdI non c'è stato mai un cambiamento ai vertici di GI?
E Meridiana potrebbe essere una soluzione?
Meridiana è un'associazione culturale che promuove idee, valori e contenuti e più in generale cerca di creare dibattito nel centrodestra. Lo scopo è quello di lanciare input per un lavoro che sia costruttivo, non compiere azioni di sabotaggio dietro le linee.
Cosa ha voluto rappresentare Pagos?
Un' occasione per mettere dietro ad un tavolo più anime della destra e di farle parlare, ma non a beneficio di un partito, bensì per capire se divisioni a parte esista ancora una comunanza su un percorso storico e politico. Piuttosto abbiamo dimostrato che se si parlasse di idee e temi e non di persone, percentuali e quote una destra unita e moderna già c’è ed è quella sovranista, popolare e nazionale.
Un rilancio del PdL può avvenire dalla base o no?
Che dirle? I nostri ragazzi continuano a fare il loro lavoro, sono impegnati, credono. Valori e volontà ci sono, ma la passione da sola non basta, quando il partito decide di fare un tuffo nel passato, senza che mai ci sia stato un congresso e con le primarie che sembrano una parolaccia per i più, si crea una strada che per molti significa deficit di rappresentanza e sfiducia. Una strada creata non da oggi, ma fin da quando furono annullate le primarie. Forza Italia sarà la confitta definitiva di un mondo e non tutti l’accetteranno rispondendo signorsì.
Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia